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Lazio, che grande cuore

SERIE A/Un grandissimo gol di Ribéry lancia la Viola, poi Immobile (rigore) e Luis Alberto riavvicinano la Juve


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IL CORONAVRUS sembrava avere sbiadito le suggestioni cromatiche del sogno-scudetto della Lazio che, in questo campionato ovattato fatto di sfide in cattedrali vuote, fra rimbombi di pallone e urla disumane, ha dovuto ancora una volta spremersi per trova- re la vittoria. E c'è riuscita come me- glio le riusciva anche prima del lungo stop: in Zona Cesarini. La squadra di Simone Inzaghi voleva cancellare il ko di Bergamo e c'è riuscita solo a pochi minuti dalla fine, dopo avere rischia- to il secondo tracollo di seguito. La Lazio era fra le più smaniose di tornare in campo per 'chiudere' i conti con la Juve. Invece, atleticamente ed emotivamente, si è un po' appannata. Le è rimasta una volontà ferrea e grinta da vendere, per il gioco ci sarà tempo (anche se non molto). Ieri sera la La- zio ha rischiato una mini-crisi, riu- scendo a ribaltare la situazione dopo il gol del vantaggio dei viola griffato Ribery: Immobile su rigore e il 'mago' Luis Alberto l'hanno rilanciata, permettendole di non perdere troppo ter- reno della Juve. Fuori un tempo Radu per scelta, Correa parte in panchina, Leiva e Cataldi sono ko. Nella Fioren- tina non sembrano pesare le squalifi- che di Caceres e, soprattutto, del gio- iellino Chiesa, mentre in panchina Ca- rillo sostituisce l'altro squalificato Ia- chini: i due erano compagni ai tempi dell'Ascoli. I viola si fanno minacciosi con Dal- bert al 17', ma la Lazio si salva in an- golo e passa in vantaggio al 25' con un'azione da manuale del calcio firmata Ribery, che non segnava dal 29 settembre dell'anno scorso (in casa del Milan): il francese, con la natura- lezza tipica dei fuoriclasse, entra in area dalla sinistra, salta Patric, elude l'intervento di Parolo e, prima che in- tervenga Acerbi, fulmina Strakosha. Chapeau. La risposta della Lazio è affidata a Parolo che, di testa su angolo dalla destra, impegna Dragowski. Alla pri- ma azione della ripresa i viola rischia- no di raddoppiare con Castrovilli: Strakosha si salva. Al 4' è la traversa a negare il 2-0. E la Lazio? Come nella ripresa di Bergamo: lenta e con poche idee, dun- que prevedibile. Il pari potrebbe arrivare al 20' ma, sulla conclusione di Jony, Dragowski compie un miracolo. Un minuto dopo lo stesso portiere dei viola provoca un rigore su Caicedo che Immobile trasforma per l'1-1. Poi sbaglia il 2-1, imitato da Ghezzal dalla parte opposta. Nel finale la forza della disperazione produce il 2-1 di Luis Alberto, che infila Dragowski con un bel rasoterra.

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