Lazio, tifosi contro Lotito
- direzione167
- 5 giu 2022
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IL CASO/LA CAMPAGNA ACQUISTI RITENUTA DEFICITARIA NONOSTANTE LA CLASSIFICA

ROMA. Un mercato che ha portato poco e la contestazione dei quasi mille tifosi laziali che si sono dati appuntamento oggi al centro sportivo di Formello. È tensione in casa biancoceleste, a 48 ore dalla difficile trasferta al Franchi contro la Fiorentina. Fuori dal centro sportivo cori contro Claudio Lotito e Igli Tare, dentro Maurizio Sarri con la squadra a preparare lo scontro diretto per l’Europa. Al centro delle mire degli Ultras, che qualche giorno fa avevano chiamato a raccolta i tifosi per contestare, c’è proprio il presidente con “il suo fido scudiero” Igli Tare. Per entrambi, la parola chiave è stata “vergogna”, per il patron anche uno striscione che la dice lunga sul feeling di nuovo perduto con la piazza laziale: “Un altro mercato all’insegna della mediocrità, Lotito non sei degno di questa società”. Firmato Ultras Lazio, anche se questa volta il dissenso sembra più sparso e omogeneo rispetto a tante altre contestazioni degli ultimi anni condivise sempre da meno tifosi. D’altra parte, dall’interno di Formello si nota che il dissenso, per quanto forte, è stato civile e senza mai ‘disturbo’ ai giocatori in entrata. La Lazio naviga all’ottavo posto in classifica, un attaccante e un centrocampista in più avrebbero aiutato Sarri a dare un’impronta più sua alla squadra per provare la scalata all’Europa: più volte il tecnico si è lamentato dell’incogruenza del meccanismo dell’indice di liquidità che bloccava il mercato, con questo segnalando implicitamente che qualche aggiustamento era più che gradito. E invece il tecnico toscano dovrà accontentarsi del solo Jovane Cabral, una presenza in nazionale di Capo Verde e un nome che non fa certo pulsare le vene ai tifosi. E forse neanche al tecnico, che da ambienti interni viene descritto irritato per non aver ricevuto dal mercato quanto promesso. Sul versante interno, tiene banco ancora la questione legata allo stallo sul rinnovo di Luiz Felipe, con l’ipotesi addio con sbarco all’Inter di Inzaghi sullo sfondo, e il congelamento del dialogo con Lotito sul fronte del rinnovo del tecnico. Sarri avrebbe deciso di attendere fino a fine stagione, poi tracciare un bilancio della prima annata e aspettare che la società faccia stavolta un passo verso di lui accontentando le sue richieste per la progettazione della prossima stagione. Presto però per parlare di scenari di fine stagione, Sarri è concentrato sul lavoro di campo e a rinsaldare uno spogliatoio che in questi primi sei mesi da allenatore della Lazio ha vissuto più di nervosismi che non di gioie. La trasferta di Firenze arriva quindi come l’occasione per fare risultato in casa di una diretta rivale per l’Europa e per prolungare la striscia di tre risultati utili consecutivi conditi da altrettanti clean sheet. Nel calcio, si sa, basta vincere che le polemiche si smorzano e tornano i sorrisi. È l’unico antidoto che Sarri conosce.
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