Le stelle tornano in pista
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
ATLETICA/I CAMPIONI DI TOKYO IN GARA QUESTO WEEKEND NELLA DIAMOND LEAGUE A EUGENE, OREGON

ROMA. È la pista dei sogni, Lo stadio dei Mondiali del prossimo anno. Il fascino del Prefontaine Classic di Eugene, classicissima dell'atletica mondiale, in Oregon, è anche un'esperienza preziosa - nonostante un viaggio lunghissimo e nove ore di fuso - per la piccola squadra azzurra di rientro dalle Olimpiadi di Tokyo. Andrea Dallavalle, Gaia Sabbatini, Federica Del Buono e Alessia Trost sono negli Usa per confrontarsi ancora con il top mondiale e per proseguire al meglio la stagione dei Giochi. La tappa numero otto della Diamond League è un'autentica reunion di ori olimpici, al via da domani sera a Eugene. Manca Marcell Jacobs, campione olimpico dei 100 e con la 4x100, ma è una parata di stelle. Eugene è quasi Tokyo per profondità di interpreti, in ognuna delle specialità. La copertina potrebbe prendersela l'olandese Sifan Hassan, due ori (5000 e 10.000) e un bronzo (1500) alle Olimpiadi, con il suo annunciato attacco al record del mondo dei 5000 metri. L'etiop Letsenbet Gidey le ha sfilato il primato dei 10.000 soltanto due giorni dopo il suo record di Hengelo, ora Hassan può restituire il favore e toglierle il limite mondiale nei 5000 migliorando il 14:06.62 che la Gidey ha timbrato nello scorso ottobre a Valencia. Tra gli altri temi caldissimi del Prefontaine Classic, c'è il rientro della sprinter americana ShàCarri Richardson (attesa su 100 e 200), assente alle Olimpiadi per una positività alla cannabis riscontrata dopo il successo ai Trials: si imbatte nell'intero podio dei 100, monocolore giamaicano, con l'oro di Elaine Thompson-Herah, l'argento di Shelly- Ann Fraser-Pryce e il bronzo di Shericka Jackson. La più "lenta" delle quattro (la Jackson), corre in 10.76. Scintille anche al maschile: senza l'oro olimpico Marcell Jacobs che ha rinunciato, il confronto nei 100 è soprattutto fra l'argento Fred Kerley e l'oro dei 200 nonché bronzo dei 100 e della 4x100 Andre De Grasse, con il grande deluso Trayvon Bromell che prova a risorgere. Nei 200, altrettanto insoddisfatti dai Giochi, sfrecciano il bronzo Noah Lyles e l'argento dei 400hs Rai Benjamin. E sempre dal fronte Usa, nei 400hs al femminile va in pista l'ex primatista Dalilah Muhammad, argento a Tokyo. Tra gli altri ori olimpici annunciati, non mancano il keniano Emmanuel Kipkurui Korir (800), la statunitense Athing Mu (800), il norvegese Jakob Ingebrigtsen (1500) in gara nel tradizionale miglio del Bowerman Mile, l'etiope Selemon Barega (10.000) e l'ugandese Joshua Cheptegei (5000) in un faccia a faccia nelle due miglia, la mezzofondista ugandese Peruth Chemutai nei 3000 siepi, l'astista a stelle e strisce Katie Nageotte, il pesista statunitense primatista del mondo Ryan Crouser. Il salto triplo maschile è una riedizione della finale olimpica, in gara anche Andrea Dallavalle che prova a riscattarsi da Tokyo e volare oltre i 17 metri, al cospetto del campione olimpico, il portoghese Pedro Pablo Pichardo, e del bronzo, nonché primatista mondiale indoor, Fabrice Hugues Zango, del Burkina Faso.Già note, da giorni, le formidabili rivali di Gaia Sabbatini nei 1500: l'azzurra oro europeo U23, che ha mancato di poco la finale di Tokyo correndo il miglior tempo italiano dal 1984 (4:02.25), troverà la campionessa olimpica, la keniana Faith Kipyegon, l'argento Laura Muir e tante altre atlete con personali inferiori ai 4 minuti. La novità è la partecipazione di Federica Del Buono sempre nei 1500, non nella gara che assegna punti validi per la corsa alla finale della Diamond League (Zurigo 8-9 settembre) ma nel "1500-North American" che è in programma alla vigilia, nella serata americana del venerdì, all'alba italiana di sabato. È di buon livello anche la prova del salto in alto con Alessia Trost, priva però di medagliate delle Olimpiadi di Tokyo: nel cast la quarta classificata Iryna Gerashchenko e l'altra ucraina, Yuliya Levchenko. L'azzurra punta a ritoccare il personale stagionale, un 1.93 fatto registrare indoor. Intanto, a Nairobi seconda giornata dei Mondiali under 20. Dieci gli azzurrini in azione, tra mattina e pomeriggio. Nei 400 ostacoli un posto tra le migliori otto lo centra Angelica Ghergo, avanti con il 58.84 della batteria, quarto posto, poi diventato terzo per effetto della squalifica della danese Rasmussen. Il tempo della marchigiana, già finalista agli Europei U20 di Tallinn (quinta), le apre le porte della finale grazie ai ripescaggi, ma nel complesso risulta essere il quinto crono complessivo del turno iniziale, con il miglior riscontro per la finlandese Heidi Salminen (58.12).
















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