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Leonardo pieno di misteri




CINEMA/OTTO PUNTATE (ANCHE SU AMAZON) DELLA SERIE GIRATA IN INGLESE

ROMA. “Leonardo”, la serie evento girata tutta in inglese con un cast internazionale e con protagonista nei panni dell’artista toscano del 500 l’attore irlandese Aidan Turner sul genio del Rinascimento, tra i personaggi più affascinanti ed enigmatici della Storia, debutta il 23 marzo su Rai1. Una personalità complessa, quella di Leonardo Da Vinci, nato ad Anchiano, nei pressi di Firenze, il 15 aprile 1452, che ancora oggi rimane pervasa da molti misteri. Il grande genio viene accusato dell’assassinio della modella preferita, Caterina da Cremona interpretata da Matilda De Angelis, e la storia si tinge di punte crime.

“Nonostante la fama, la sua vita è ancora avvolta nel mistero”, dice lo sceneggiatore Franck Spotnitz, ma da alcune carte sappiamo che la giovane donna è realmente esistita perché Leonando l’aveva richiesta come modella. Ci siamo documentati per 3 anni, tra biografie, storici, consultando documenti, un lavoro certosino. Abbiamo svelato piccoli dettagli talvolta poco noti della vita del Maestro e li abbiamo uniti in un puzzle con licenze artistiche che ci siamo concessi con un unico scopo: rivelare l’umanità dietro al genio”. Una serie evento tra realtà, finzione dove non mancano le venature crime, in quattro prime serate “il mistero dell’uomo nascosto dietro al genio: come l’artista più grande, Leonardo che il mondo abbia mai conosciuto, scopre che esiste qualcosa di più importante dell’arte e che c’è un prezzo amaro da pagare per la genialità”. Leonardo in onda in quattro prime serate per un totale di 8 da un’idea di Frank Spotnitz e Steve Thompson, per la regia di Dan Percival e Alexis Sweet. Nel cast internazionale ci sono, tra gli altri, Aidan Turner, Freddie Highmore, Giancarlo Giannini e Matilda De Angelis (sua musa Caterina da Cremona). A prestare volto, voce e sembianze al genio rinascimentale, l’attore irlandese stabilitosi da anni a Londra Aidan Turner (Poldrak, lo Hobbit, Dieci Piccoli Indiani). Che confessa di aver svolto un lungo studio su Leonardo sulle sue biografie, e di aver avuto la possibilità di ammirare il dipinto la Gioconda al Louvre di Parigi in una visita privata: “È stata un’epifania per me”. Ma chi è Leonardo in questa serie e come si è approcciato a questo personaggio: “Ho cercato - risponde - di rendere secondo le mie capacità al meglio il mio ruolo, seguendo le indicazioni degli sceneggiatori e del regista. Sia a me che alla bravissima Matilda de Angelis con la quale si è creata una magia, è stato suggerito di sentirci liberi di abbandonarci alle nostre sensazioni. Così abbiamo fatto. È stata una esperienza straordinaria con tutto il cast, i costumi stupendi, le location, davvero tutto magico”. Nel primo episodio (Milano, nel 1506), Leonardo viene arrestato con l’accusa di avere avvelenato Caterina da Cremona. “Ma di questo omicidio - continua - nulla sappiamo. E di Caterina? Come ci ha spiegato Spotniz, è esistita la modella lo sappiamo da alcuni contratti, la sua figura traina la storia attraverso gli 8 episodi, non è un documentario è una serie tv”. Leonardo dichiara la sua innocenza a Stefano Giraldi (Highmore) che dice da parte sua: “Un personaggio il mio molto interessante e che non cerca il colpevole ad ogni costo ma la verità e rimarrà alla fine affascinato dal grande artista egli stesso dopo una iniziale diffidenza”. Quindi con un flashback Leonardo ricorda i suoi giorni da apprendista nella bottega di Andrea del Verrocchio, dove incontra per la prima volta la modella Caterina. “Una storia d’amore complessa senza essere consumata, molto intensa e quindi autentica”. Leonardo si scontra con la difficoltà di permeare la sua arte di verità e incontra grandi ostacoli nella sua carriera artistica. Nella seconda vedremo anche un’accusa per sodomia a Leonardo. Era necessario affrontare il tema? Risponde Turner: “È nota la sua omosessualità, sarebbe stato strano ignorarlo”. La serie tenta anche un approfondimento psicologico e il il suo talento versatile: cresciuto in solitudine, figlio illegittimo di un notaio ama tenersi lontano da tutti. È un osservatore attento che scruta il mondo e nota cose che gli altri non vedono. “Leonardo” fu pittore, architetto, scultore, scienziato, filosofo, matematico, scenografo, botanico e musicista. A seguito di una delusione parte per Milano, centro di arte e di cultura, dove incontra il suo mecenate Ludovico Sforza detto il Moro (James D’Arcy), che diverrà poi il suo antagonista. “Leonardo è una grande sfida - dice Luca Bernabei della Lux Vide - ma è patrimonio di tutti. Mira all’impossibile: la perfezione nell’arte. Ma le debolezze lo tormentano. Non dormiva, disegnava in continuazione. È un messaggio di speranza oggi più che mai il virus chiude il nostro orizzonte, Leonardo guarda oltre. La serie costata 30 milioni è già stata venduta in 100/120 paesi e ad Amazon, poi ci sono contatti con altri molto interessati”. Non solo dipinti quindi, ma anche invenzioni bizzarre, macchine da guerra, grandi sculture in bronzo. In ogni puntata si svela la vicenda che si nasconde dietro ciascuna opera, per raccontare il dialogo che si stabilisce tra questa, la formazione intellettuale dell’artista e la complessità dell’uomo. Ogni serata metterà in luce la relazione tra vita e arte, tra la formazione intellettuale e il tormento del genio con un linguaggio che sfiora il fantasy, lasciando libera l’immaginazione di aggirarsi nei meandri della sua mente. L’imponente produzione ha coinvolto circa cinquecento addetti ai lavori, di cui duecento solo per la realizzazione del gigantesco set adiacente agli studi della Lux Vide, a Formello. Nel cast Carlos Cuevas (Merlì) è Salaì, apprendista e amico fidato di Leonardo anche Alessandro Sperduti, Pierpaolo Spollon e Giovanni Scifoni. Giancarlo Giannini veste i panni del pittore e scultore Andrea del Verrocchio, maestro di Leonardo, Freddie Highmore (The Good Doctor, Bates Motel), nella parte di Stefano Giraldi (ma qui anche di coproduttore della serie), giovane investigatore del Podestà incaricato di risolvere il mistero al centro della storia (anche questo un personaggio di fantasia) e Carlos Cuevas (Merli), ovvero Salai, apprendista e fido consigliere di Leonardo; infine, ma non ultimo, James D’Arcy (Homeland,

Broadchurch), volto di Ludovico Sforza detto il Moro. Leonardo è stata girata in oltre 50

location differenti - fra interni ed esterni - principalmente nel Lazio e ha coinvolto circa

500 addetti. Oltre 1900 le ore di lavorazione, 3000 le comparse e 2500 i costumi utilizzati.

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