Milan: scoppia il caso Paquetà
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
SERIE A/IL BRASILIANO È “POCO SERENO” E SI AUTOESCLUDE DALLA SQUADRA

MILANO. Scoppia il caso Paquetà, alla vigilia della gara contro il Brescia. Il centrocampista brasiliano del Milan, dopo l'allenamento, chiede infatti a Pioli di non essere convocato perché "poco sereno", turbato dalle sei panchine consecutive (con appena 60' giocati) e con il desiderio di essere ceduto altrove per giocare di più e non perdere la maglia della Nazionale. Una fragilità emotiva già manifestata ad inizio settimana: l'esclusione contro l'Udinese di domenica scorsa aveva portato ad un lieve attacco di tachicardia da ansia e ad un corsa alla clinica 'La Madonnina' per accertamenti, poi risultati negativi. Mercoledì pomeriggio il suo agente, Eduardo Uram, aveva poi incontrato la dirigenza rossonera per parlare di mercato e trovare una soluzione soddisfacente: il brasiliano non è considerato incedibile ma il Milan non vuole svenderlo o registrare minusvalenze dopo averlo pagato 38 milioni di euro un anno fa, di offerte concrete, però, non ne sono arrivate, nonostante gli interessamenti del Paris Saint Germain (Leonardo è il suo primo estimatore) e del Flamengo (la sua Alma Mater, dove potrebbe tornare ma solo in prestito). La richiesta di Paquetà di non partire per Brescia è accolta senza troppi indugi da Pioli ma non è particolarmente gradita alla dirigenza che non si aspettava questo tipo di comportamento. Lo stesso Pioli, poche ore prima in conferenza, gli aveva chiesto una reazione: "Siamo tutti disponibili e partecipi, è normale però che chi giochi meno sia meno soddisfatto. Lui deve avere la convinzione di essere un giocatore completo per qualità e quantità, deve diventare più determinante nella fase conclusiva, o fa gol o lo fa fare". Pioli ora dovrà cercare di isolare la problematica per cercare di cavalcare l'onda delle tre vittorie consecutive. La risalita è evidente: un mese fa l'Europa era un puntino lontano e sospeso dopo lo schiaffo doloroso di Bergamo, oggi dista appena due punti. "Non abbiamo ancora fatto niente - sottolinea Pioli in conferenza -, la classifica rimane appesa a Milanello fino al 24 maggio perché non siamo qui a pettinare le bambole". Il Brescia sarà pure senza il grande ex Mario Balotelli ma Pioli si aspetta una lotta al Rigamonti: "Senza di lui il Brescia perde qualità ma troverà sicuramente più compattezza, dinamismo e aggressività. Saranno molto determinati ma noi proveremo a vincere questa partita". L'Europa, infatti, non aspetta nessuno.
















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