Milan: ultimo Porto
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Champions/ Il tecnico rossonero incita la squadra .I 90' di oggi possono decidere il cammino europeo

MILANO. Cinque giorni delicatissimi che possono definire le ambizioni del Milan. Stefano Pioli ripete come un mantra quelle che sono le direttive da quando si è seduto sulla panchina rossonera: una partita alla volta, un passo alla volta. Ed ora c'è il Porto a cui pensare, sfida da dentro o fuori, novanta minuti che possono decidere il cammino europeo del Milan. "È un crocevia. Dobbiamo pensare solo alla partita di oggi, vogliamo chiudere la striscia di risultati negativi. Dobbiamo concentrarci solo sul Porto. All'andata non abbiamo fatto bene. Pensiamo solo a oggi, poi penseremo al derby di domenica". Impensabile per un club come il Milan restare a quota zero dopo quattro partite. La qualificazione non è ancora decisa. Porto e Atletico sono appaiate a 4 punti e una vittoria rossonera stravolgerebbe gli equilibri di classifica. Un'impresa non impossibile ma molto difficile, certo è che il Milan deve cambiare completamente l'approccio rispetto alla sfida d'andata, perché quella di Oporto è stata la peggiore prestazione della stagione. "Il Porto ha fatto quello che ci aspettavamo. Sono stati aggressivi. In quello abbiamo sbagliato. Ha giocato meglio di noi - ammette l'allenatore - ci siamo mossi male e non siamo riusciti a superare la loro pressione. Dovremo fare meglio. Il Porto è forte. Dovremo essere lucidi e bravi e precisi tecnicamente". che ha aspettato il Milan ed ha faticato nel primo tempo. E la scia polemica degli ultimi giorni dopo il big match dell'Olimpico, viene liquidata con poche parole da Pioli: "Credo che il Milan abbia vinto a Roma perchè ha giocato meglio degli avversari, così come a Porto abbiamo perso perchè il Porto ha fatto meglio di noi. Credo a questo e penso a questo, non ad altre situazioni che non posso controllare". Il Milan, che non ha mai esasperato i toni dopo i torti subiti in Champions League, sia con l'Atletico e con il Porto, evita di fare polemica anche in Serie A. È la linea scelta dal club, parlare di campo e pensare solo al gioco. Poco importa se qualcuno sottovaluta il potenziale del Milan, capolista al fianco del Napoli: "Noi abbiamo valutato al meglio la nostra prestazione a Roma, abbiamo visto che le cose buone e meno buone. Cosa pensano all'esterno del Milan ci preoccupa poco, noi dobbiamo restare concentrati su quello che stiamo facendo. Non meritiamo lo zero in classifica e domani abbiamo la chance di dimostrarlo". E Conceicao non commetterà l'errore di sottovalutare la sfida di oggi a San Siro. "L'atmosfera non sarà facile. Il Milan ha sette titoli europei e quattro mondiali. Questo è tutto. Ed è una squadra che non ha perso in Serie A. Quello che ci aspetta sono tante difficoltà". Il Milan non ha gettato la spugna in Champions League e promette, almeno alla vigilia, di non farsi distrarre dai risultati in campionato. "È l'ultima possibilità che abbiamo per restare in Champions. Abbiamo la qualità per restare in questa competizione e pensiamo di poter fare una grande partita dal primo all'ultimo minuto", assicura Calabria. Il terzino spingerà sulla fascia destra, mentre Theo Hernandez squalificato nel derby sarà titolare in Champions a sinistra. A centrocampo Tomori si guadagna una maglia da titolare con Kessié. Brahim Diaz torna a inventare dietro a Giroud, che dovrebbe essere favorito nel ballottaggio con Ibrahimovic. Pioli può contare sui tre assi - Kessié, Hernandez e Diaz - assenti all'andata. Sarà un Milan più propositivo e qualitativo, all'assalto di un impresa per non dire addio all'Europa.
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