Milan, un altro ko
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Serie A/ I rossoneri , travolti da un ottimo Sassuolo a San Siro , perdono la vetta della classifica con l'Inter ( a -1) che si avvicina

MILANO. Il Milan si ferma ancora. Seconda, e pesante, sconfitta consecutiva in campionato per i rossoneri che vengono travolti dal Sassuolo a San Siro per 3-1. Un passo falso che cambia gli equilibri dei primi posti in classifica, con l'Inter ora lontana solo un punto, l'Atalanta a quattro lunghezze e il Napoli che ha la chance di prendere il largo. Alla vigilia Stefano Pioli aveva detto che dopo una grande vittoria, le medie squadre si accontentano, le grandi sfruttano l'entusiasmo per andare ancora avanti. Invece il Milan dopo il successo contro l'Atletico crolla in casa, nel giorno del ritorno a San Siro di Ivan Gazidis - riabbracciato dal pubblico - e di Maignan - non impeccabile - tra i pali. Due sconfitte consecutive non accadevano da aprile scorso. "Ci è mancata lucidità, abbiamo commesso errori che paghiamo a caro prezzo. Abbiamo subito sette gol nelle ultime due partite e preoccupa un pò, vuole dire che qualcosa non ha funzionato", spiega. Poco reattivo, forse stanco, il Milan fa bene solo i primi venti minuti. In avvio costruisce, va all'arrembaggio tanto che la partita sembra destinata ad una facile vittoria per i padroni di casa. Il gol di Romagnoli che svetta su Scamacca, illude, perché il vantaggio rossonero dura appena tre minuti. Scamacca si fa subito perdonare con una pregevole conclusione dalla distanza sotto il sette, imprendibile per Maignan che resta ad osservare. E da quel momento il Milan perde il fuoco, la brama di far sua la partita. Difficile trovare un giocatore sufficiente tra i rossoneri. Leao commette errori a ripetizione, Ibrahimovic non incide, Brahim Diaz non entra mai in partita, Bakayoko non sembrava pronto per partire titolare come neppure Maignan che si fa trovare spesso fuori posizione e non trasmette sicurezza ai compagni. In difesa Romagnoli trova sì il gol, ma si fa poi espellere alla mezz'ora della ripresa, spegnendo le pur flebili speranze di rimonta del Milan. Il Sassuolo invece fa tutto bene, protagonista di una grande prestazione davanti a 52 mila spettatori. Rapido il gco, veloci gli scambi, una squadra che si conosce a memoria e fa una partita propositiva contro la prima in classifica. Grande prova di Frattesi che mette in difficoltà la fascia sinistra rossonera. Ottima la gara di Scamacca che sbaglia sul momentaneo vantaggio rossonero, ma si riscatta subito trovando l'1-1 e propiziando il 2-1: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Florenzi respinge di testa sulla linea, ribadisce in porta Scamacca, Maignan respinge con i piedi ma la palla carambola addosso a Kjaer e finisce in porta. I cambi di Pioli a inizio ripresa, out Diaz e Bakayoko per Messias e Kessié, non incidono. Il Milan non scende in campo con la verve di chi deve ribaltarla, anzi. Quando i rossoneri arrivano davanti alla porta, concludono fuori misura senza mai impensierire Consigli. Ogni iniziativa del Sassuolo, invece, è pericolosa. Il pressing alto del Sassuolo porta all'errore anche giocatori freschi come Kessié che perde palla e propizia l'azione del 3-1 firmata Berardi, bravo a dribblare e a mettere fuori causa Romagnoli e poi a far passare la palla sotto le gambe di Maignan. Theo Hernandez si salva dall'espulsione, ma poco dopo è Romagnoli a travolgere Defrel lanciato a rete. Rosso diretto, squadra costretta a chiudere l'ultimo quarto in inferiorità numerica e recupero di Tomori per mercoledì che diventa fondamentale. Nell'infrasettimanale c'è il Genoa di Sheva, il Milan dovrà fare un torto ad un 'vecchio amico’ per riprendere corsa, ritmo e fiducia.
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