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Mou sfida il suo passato

Serie A / Il tecnico portoghese oggi incontra la "sua " Inter ma con una squadra decimata dagli infortuni



ROMA. Tutto tace a Trigoria. Non è stato indetto il silenzio stampa, ma alla vigilia di Roma-Inter Jose Mourinho ha chiesto e ottenuto di non parlare in conferenza. "Non vuole distrazioni, ma concentrarsi solo sul lavoro visto il poco tempo a disposizione" è la motivazione fornita dal club giallorosso. L'unico che ha spezzato questo silenzio è stato Villar, che sui social ha annunciato la sua negatività al Covid. Notizia che lo rende di conseguenza a disposizione per la gara con i nerazzurri. Match che per lo Special One non potrà mai essere come gli altri. "L'Inter è la mia storia" aveva detto domenica dopo il successo sul Torino e mai dal Triplete del 2010 ha rincontrato la sua veccia squadra. In Italia da avversario ci è tornato tante volte, nessuna di queste però lo aveva visto di scena a San Siro con i nerazzurri. "Sarà speciale per lui" ha detto Simone Inzaghi e molto probabilmente ha ragione, perché a differenza delle volte in cui i tecnici vengono fischiati tornando da ex, questa volta l'Olimpico, sponda Roma e Inter, sarà tutto per Josè. D'altronde con i nerazzurri ha scritto una pagina importante di storia, mentre con i giallorossi, nonostante l'avvio altalenante, gode comunque del consenso del suo nuovo pubblico. E la dimostrazione è anche il sold out di oggi a fronte di qualche scivolone di troppo da inizio anno. La sfida con la 'sua’ Inter, inoltre, arriva forse nel momento più complicato per la Roma, che già nei big match, da due anni a questa parte, ha un trend decisamente negativo, e ora dovrà anche combattere con le tante assenze. Da Pellegrini a Felix, passando per El Shaarawy, Karsdorp e Abraham: tutti fuori gioco anche se per motivi diversi. Defezioni che costringono Mourinho a reinventare la squadra, abbandonando probabilmente il 3-5-2 delle ultime settimane per un ritorno alla difesa a quattro. D'altronde di terzini destri, al netto di Reynolds, in rosa non ce ne sono. Per questo sarà scalato nel ruolo Ibanez con la coppia Smalling-Mancini al centro e Vina a sinistra. In mediana Cristante, dopo il Covid, si riprende il posto da titolare al fianco di Veretout, mentre davanti ci sarà Shomurodov con con Carles Perez, Mkhitaryan e Zaniolo sulla trequarti. E proprio l'azzurro, se dovesse giocare a sinistra, sarebbe provato nel quarto ruolo diverso da inizio stagione. Lui che negli ultimi giorni è finito al centro del dibattito dopo lo sfogo di Mourinho nel post-partita di Bologna. "Al suo posto penserei a lasciare la Serie A, mi sento male per lui visto quello che deve subire", aveva tuonato lo Special One sottolineando quanto Nicolò non venisse tutelato dai direttori di gara. Contro l'Inter, però, si dovrà affidare ancora a lui, altro ex di una partita che la Roma non può permettersi di perdere per non staccarsi ulteriormente dal treno Champions

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