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Napoli contro Gattuso

Il caso/Squadra in calo: i tifosi chiedono Benitez, ma l’allenatore non corre rischi


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NAPOLI. Sei sconfitte in campionato ma quella con il Verona ha fatto traboccare il vaso. Dopo il 3-1 i tifosi si sono ufficialmente stufati di Rino Gattuso, attaccandolo duramente sui social con l’hashtag #gattusout. È la prima forte contestazione collettiva a un allenatore che ha costruito in questi mesi il suo Napoli, vincendo la Coppa Italia ma perdendo diverse occasioni per riagganciare il treno Champions League, quello che davvero interessa al club e che vogliono anche i tifosi se proprio devono stare a digiuno di scudetti. Gattuso ha ammesso le lacune della squadra dopo la fine del match, sottolineando però anche che il piano della partita di giocare sulle verticalizzazioni si è perso dopo mezz’ora. Un indice di squadra che non lo segue fino in fondo o che non riesce a mantenere la concentrazione, un indice pericoloso. Sui social, nuovo stadio vista la chiusura delle tribune e la precarietà delle conversazioni al bar, i tifosi hanno già tirato fuori il possibile sostituto di “Ringhio” e moltissimi chiedono il ritorno di Rafa Benitez, l’uomo che aprì l’epoca del dopo Mazzarri, portando a Napoli Higuain e Callejon ma anche Koulibaly alla seconda stagione, prima di salutare tutti per andare al Real Madrid. Ora Benitez è libero dopo un’avventura in Cina e molti lo rivogliono, ma non mancano i tanti che chiedono un ritorno di Maurizio Sarri, nonostante il “tradimento” con la panchina della Juventus, mentre altri guardano volti nuovi a partire da Massimiliano Allegri. Per ora la posizione di Gattuso sulla panchina del Napoli resta però salda. A De Laurentiis ovviamente sono saltati i nervi guardando la sconfitta di Verona in tv, ma non si profila una rivoluzione. Gattuso ha le prossime gare per dimostrare che si è trattato di un incidente e che il suo Napoli può trovare continuità. Intanto il contratto scade a giugno e il rinnovo non è stato ancora siglato: il Napoli a questo punto non accelera, aspetterà di vedere l’evoluzione del ma di legarsi al tecnico fino al 2023. Chiaramente Sassuolo, Milan, Inter, Lazio, Spezia e Verona sono sei sconfitte su 19 partite che pesano e dimostrano sia che il Napoli ha forti difficoltà negli scontri diretti con le grandi, che momenti di flop con le piccole. Con le pretendenti alla Champions gli azzurri hanno vinto solo con Roma e Atalanta e resta sospesa la gara con la Juventus, da recuperare, mentre perdere 9 punti con Sassuolo, Spezia e Verona è qualcosa che peserà a fine stagione nello sprint per i primi quattro posti. Ieri gli azzurri intanto sono tornati in campo per preparare il quarto di finale contro lo Spezia di mercoledì. Gattuso tiene d’occhio Mertens e Osimhen per capire quanto stia salendo la loro forma dopo un lungo stop e se in Coppa sia il caso di puntare ancora su Petagna, preparando una delle due punte rientranti per partire dal 1' contro il Parma domenica. È in pieno corso anche il mercato: gli azzurri sono tornati ad interessarsi a Jordan Amavi, terzino sinistro del Marsiglia con il contratto in scadenza a giugno e che potrebbe arrivare ine state a parametro zero, ma anche ora se si trovasse un accordo per rinforzare quella fascia. In uscita Llorente, verso l’Udinese.

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