Napoli, la fame del gol
- direzione167
- 5 giu 2022
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Europa League/ Contro lo Spartak, Spalletti fa del tirnover e conta sul momento di forma

NAPOLI. Continuità e un po’ di turn over. Queste le due parole d’ordine nella testa di Luciano Spalletti alla vigilia della sfida del suo Napoli allo Spartak Mosca nella seconda giornata di Europa League. Dopo il pari di Leicester gli azzurri puntano ai tre punti per prendere il volo nel girone e vedere la qualificazione, ma il tecnico sa anche che oggi la squadra gioca la quinta partita negli ultimi 13 giorni, e domenica si va in casa della Fiorentina. “Ora - spiega Spalletti - dobbiamo dare continuità al gioco e migliorare ogni gara. Le 5 sostituzioni hanno allungato la vita alla partita e per essere al sicuro oggi devi fare 3 gol, con il Cagliari ci sono capitate diverse occasioni che dovevamo sfruttare, ne abbiamo parlato”. Di gol in Europa ne ha fatti due Osimhen, firmando la rimonta a Leicester e oggi andrà all’attacco della difesa russa, con alle spalle ancora Insigne ma con possibili cambi dall’inizio con Lozano candidato al posto di Politano, mentre in difesa sembra certo il ritorno dal 1' di Manolas al posto di Rrahmani e Meret è pronto a tornare in porta. Ma nel match potrebbe esserci anche spazio per il ritorno in campo di Demme e qualche minuto per Mertens, che scalpita. Spalletti, però, non sottovaluta la sfida: “Sul turn over vediamo, magari può riguardare tre o quattro giocatori che possono essere utili per la prossima partita”, dice, e poi sottolinea: “Lo Spartak ha perso la prima gara europea in casa col Legia, una sconfitta immeritata per il gioco che hanno fatto. Per lo Spartak quindi questa è la partita per restare dentro all’Europa League e in Russia tengono moltissimo alle competizioni europee. Sono sempre pronti al sacrificio e alla lotta, ci aspettiamo un impatto fisico forte”. Un impatto che Spalletti conosce bene dagli anni sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo, con due scudetti e una coppa di Russia vinti. Anni lontani per un tecnico che vuole finalmente vincere in Italia, anche se resta coi piedi per terra: “Io sto bene - dice - se finisce la partita e abbiamo vinto, sono un po’ contadino e quindi non sogno a lunga scadenza, penso a cosa posso raccogliere domani”. Una filosofia che non contagia del tutto l’ambizioso Insigne: “Ho scelto di non pensare al rinnovo - premette il capitano in scadenza a giugno - penso a giocare al massimo e godermi questa stagione in cui Spalletti sta tirando fuori da noi il massimo. Spero che quest’anno possa arrivare una pagina importante della storia del Napoli, per questo penso solo al campo e poi mi diverto come non mi succedeva da tempo”. Lo Spartak però ci proverà anche per dare una svolta a un avvio di stagione difficile anche in campionato, dov’è ottavo: “Giochiamo- dice - contro una squadra molto forte e proveremo a fare risultato. Certo, Larsson non è pronto, lo stesso per Kutepov, Rasskazov, Hendrix, Zoblin. Non avrò altre opzini, ma non siamo qui per piangere, ce la giochiamo e proveremo a lottare con il Napoli fino all’ultimo minuto”.
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