Nodo prestiti e svincoli
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Ripresa/Lo stop ha provocato effetti collaterali: in Serie A interessati un centinaio di giocatori

ROMA. Calciatori in scadenza e prossimi a svincolarsi a parametro zero, altri a fine prestito, altri ancora già ceduti e in attesa di cambiare squadra. Sono queste le tre categorie sotto la lente d'ingrandimento in vista della ripresa del campionato. La stagione 2019-20 è infatti stata prorogata sino al termine di agosto e quindi i contratti validi fino al 30 giugno andranno ridiscussi e prorogati in qualche modo per i due mesi restanti. La situazione interessa oltre cento giocatori in Serie A, con nomi illustri come Ibrahimovic, Callejon, Bonaventura, Icardi, Nainggolan, Smalling, Kulusevski, Petagna. Il tema sarà affrontato nel prossimo consiglio federale della Figc. La Federcalcio ne sta discutendo in questi giorni con la Lega di Serie A e con l'Assocalciatori e dovrebbe arrivare a formulare una serie di indicazioni. Lo scorso 7 aprile la Fifa ha diffuso dei principi guida che tuttavia devono essere considerati come orientamenti interpretativi non vincolanti. Come regola generale, infatti, gli accordi di lavoro/trasferimento sono disciplinati dal diritto nazionale e dall'autonomia contrattuale delle parti. La proposta della Fifa, per salvaguardare l'integrità delle competizioni nazionali e continentali, comunque è semplice: prorogare i prestiti fino a quando la stagione non termina effettivamente e ritardare l'entrata in vigore dei nuovi contratti fino all'effettivo inizio della stagione 2020-21. In Premier League, ad esempio, le società hanno già dato il via libera ai prolungamenti a breve termine di quei contratti in scadenza al 30 giugno. L'obiettivo è garantire, per quanto possibile, che i club completino la stagione con la stessa squadra che avevano a disposizione prima della sospensione dovuta all'emergenza coronavirus. Club e giocatori avranno quindi tempo fino al 23 giugno per concordare le estensioni. Ovviamente per chiudere i nuovi accordi servirà l'assenso di tutte le parti in causa. Per i prestiti secchi dovranno sedersi al tavolo le due società e il calciatore anche per negoziare la parte economica. In caso di fumata nera, il giocatore tornerebbe al club di provenienza senza però poter prender parte al finale di stagione. Chi invece si svincolerà il 30 giugno dovrà decidere se continuare a giocare con lo stesso club per altri due mesi prima di liberarsi a parametro zero o restare fermo fino al 1 settembre, quando la sessione di mercato darà il via ai nuovi tesseramenti. Resteranno a guardare anche i giocatori che dall'estero rientreranno in Italia, a prescindere se da tornei ancora in corso o da campionati già dichiarati conclusi, come in Francia, Olanda e Belgio. Non sarà il caso di Florenzi visto che la Roma ha già sistemato i documenti col Valencia estendendo il prestito in Spagna fino ad agosto.
















Commenti