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Non sarà la solita estate

CORONAVIRUS/Tra crisi, mercato aperto e caldo quella del calcio sarà una “ripartenza” strana



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ROMA. Di sicuro non la chiameranno più la solita estate, quella che attende il mondo del calcio alle prese con l'atteso post emergenza da coronavirus. Tra un probabile mercato estivo all'insegna del low-cost e degli scambi e una Serie A da finire a tutti i costi, da giugno ad agosto, ammesso sempre che si riparta davvero, sarà un tour de force con partite a porte chiuse, misure d'emergenza, la calura e procuratori scatenati alla ricerca dell'affare giusto con pochi soldi da spendere. E chissà se ci sarà spazio ancora anche per il divertimento puro, lo sfottò e i sogni sotto l'ombrellone di tifosi e appassionati del pedata di quel che resterà del Bel Paese. Di sicuro si vivrà un'estate unica, e forse avrà ragione il capitano del Leicester Wes Morgan che tornare a giocare, anche solo a porte chiuse, aiuterà i vari Paesi a tornare alla normalità permettendo alla gente di pensare ad altro piuttosto che alla conta giornaliera di morti, ricoverati e positivi. "Tornare subito in campo - assicura il difensore giamaicano - ci aiuterà a colmare quel vuoto che lo stop del calcio ci ha lasciato, e spingerà i Paesi a uscire dalla crisi". Una crisi nella quale si ritroverà lo stesso calcio mercato che, probabilmente, non vivrà più sui celebri botti milionari, ma premierà chi sarà più bravo ad approfittare dell'occasione e dello scambio giusto. E' ipotizzabile che molti club cercheranno di valorizzare i pezzi pregiati dei vivai e che le società più solide economicamente punteranno a prendere al ribasso i talenti delle squadre che saranno costrette a vendere per tappare i buchi di bilancio aggravati dalla crisi. Anche perché, secondo le previsioni degli esperti, i prezzi dei cartellini dei calciatori potrebbero scendere fino al 30%. Altra stranezza quella legata al fatto che ci si ritroverà a decidere un campionato con il mercato aperto: il bomber dell'Inter Lautaro Martinez dovrà essere tanto bravo a non farsi condizionare dalle sirene del Barcellona mentre, probabilmente, sarà ancora impegnato nella lotta scudetto con la Juve. Stesso discorso per il capocannoniere del campionato Ciro Immobile, che dovrà sentirsi libero da ogni pensiero per poter continuare a trascinare la sua Lazio sempre più in alto. E che dire di Cristiano Ronaldo che sperava, forse, di vincere la Champions con la Juve per poi tornare a Madrid e che invece dovrà consumare fino all'ultima goccia di sudore per far vincere ai bianconeri l'ennesimo titolo italiano. A tutto questo, come ammesso da uno dei protagonisti di questo campionato, Papu Gomez dell'Atalanta, si aggiungerà la difficoltà di giocare partite vere con il caldo estivo: ''Se si torna a giocare - sostiene l'attaccante bergamasco - sarà difficile anche allenarsi in estate, con 30 gradi, perché non ci siamo abituati". Un calcio mai visto. Ma in tanti comunque spingono per rivedere tutti in campo.

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