Ora è il Milan di PioliOra è il Milan di Pioli
- direzione167
- 5 giu 2022
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Serie A/L’allenatore rossonero sa di essere al capolinea e vuole finire al top. Stasera colpo d’Europa con la Juve

MILANO. Proprio quando inizia a sen- tire suo il Milan, Stefano Pioli vede avvicinarsi il capolinea. L'allenatore, però, dichiara solo obiettivi a brevissimo termine, provare a fare un sgambetto alla capolista Juventus e portare la squadra in Europa League. Senza curarsi di chi pensa che l'exploit finale possa allungare la sua storia rossonera. Ipotesi praticamente impossibile se, come riferito da Sky, l'ad Ivan Gazidis ha già comunicato al dt Paolo Maldini l'arrivo di Ralf Rangnick come plenipotenziario, allenatore e direttore tecnico, proponendo all'ex capitano (che non commenta) un ruolo di ambasciatore del club. "Io voglio solamente avere la soddisfazione a fine campionato di aver dato il massimo, di aver un fatto ottimo lavoro con miei giocatori in club importante e prestigioso come il Milan. E non lo dico perché devo farlo - ha spiegato Pioli alla vigilia della sfida di San Siro con i bianconeri -. In questo momento non penso al 3 agosto, penso all’oggi, alle nostre ottime gare: per il lavoro che abbiamo fatto in questi otto mesi a Milanello meritiamo di finire bene il campionato. Poi quelle che saranno le decisioni le vedremo più avanti". Si attende anche quella di Zlatan Ibrahimovic, sempre più pronto a chiudere la carriera in Svezia, giocando con la squadra di cui è comproprietario, l'Hammarby. Quindi per il 38enne la sfida con Cristiano Ronaldo e compagni potrebbe essere l'ultimo match di un certo prestigio. Anche se non ha 90' nelle gambe, sarà titolare per essere pro- tagonista. Fra quelli che ha allenato, "è il più forte dal punto di vista mentale e della presenza in campo. Lo avvertono i nostri avversari e soprattutto i suoi compagni", ha detto Pioli, consapevole che sfide come questa servono a la- sciare un'eredità tangibile. Al di là del ritorno in Europa ancora da conquistare, il suo Milan ha trovato un'identità chiara, riuscendo nelle ultime settimane a sfatare contro Roma e Lazio il tabù delle prime in classifica, mai battute nei mesi scorsi. E ora può dire di sentire suo questo Milan. "Sì - ha spiegato -. Credo che anche in passato si fossero vite situazioni che mi piacciono particolarmente, ma non con la continuità, la lucidità e la precisione tecnica di queste partite". Giocando ogni tre giorni, gli esami sono continui, e il trittico con Lazio, Juventus e Napoli è un severo banco di prova. "Gli impegni ravvicinati portano via energia, ma le motivazioni, gli stimoli che abbiamo e il nostro momento ci porteranno a superare difficoltà ed esprimere il massimo anche con la Juve - è convinto Pioli -. È un'occasione per di- mostrare che siamo cresciuti. La Juve è la squadra più forte e per ottenere un risultato eccezionale serve uno sforzo straordinario, ci vorrà un grande Milan
















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