Pallotta adesso annaspa
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
ROMA/Da due anni non va nella Capitale FT: niente offerte concrete all’orizzonte

ROMA. Negli ultimi due anni è stato più volte a Londra che a Roma. Più precisamente, James Pallotta non mette piede nella Capitale dal 13 giugno 2018, quando scoppiò l'inchiesta che travolse l'imprenditore del settore immobiliare Luca Parnasi, socio del businessman di Boston nel progetto del nuovo stadio a Tor di Valle. Il presidente del club giallorosso da allora ha seguito le vicende societarie a debita distanza, delegando ai suoi manager le questioni sportive, e incaricando Goldman Sachs di trovare un acquirente in grado di subentrargli. E la banca d'affari aveva fatto centro, tanto che la cessione della Roma per 750 milioni di euro al Gruppo Friedkin sembrava a un passo prima dello scoppio della pandemia di coronavirus. Lo stop generale imposto dall'emergenza sanitaria mondiale, con relative perdite economiche a tutti i livelli e in ogni settore, ha però cambiato le carte in tavola e, a quelle cifre, l'accordo è saltato. Ecco quindi che, come riportato anche dal Financial Times, Pallotta si è rimesso al lavoro con i banchieri per cercare nuove offerte. "Goldman Sachs ha contattato diversi potenziali acquirenti, tra cui clienti facoltosi e investitori di Wall Street, ma non ha ricevuto alcuna offerta concreta" scrive l'autorevole giornale economico-finanziario, evidenziando che il forte calo delle entrate (tra diritti tv, sponsor e biglietteria) per i club dei campionati più importanti d'Europa ha reso complicato per gli investitori valutare il valore delle squadre. La nuova offerta da 575 milioni presentata da Dan Friedkin è stata però respinta il 28 maggio da Pallotta. Non per questo però sembra del tutto tramontata la trattativa. "Non è una testa calda. Se Jim cambia idea e torna disposto a fare un accordo Dan si siederà con lui", le parole riportate dal Financial Times di una persona vicina a Friedkin. Un consulente della Roma, aggiunge ancora il FT, ha dichiarato che diverse persone all'interno del club sono rimaste sconcertare per la decisione di Pallotta di abbandonare l'accordo. "È stata una mossa rischiosa rifiutare 575 milioni" il commento della persona pubblicato dal giornale. Mossa che in parte ha contribuito a rialimentare la contestazione da parte della tifoseria giallorossa nei confronti del presidente. Nelle ultime settimane a Roma sono tornati a comparire diversi striscioni offensivi contro Pallotta, accusato di voler ancora una volta cedere i migliori talenti in rosa per far quadrare i conti del bilancio di Trigoria. Conti sempre più in rosso che saranno al centro della prossima assemblea degli azionisti, convocata per il 26 giugno.
















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