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Pessina, il sogno continua

EUROPEI/IL CENTROCAMPISTA DELL’ATALANTA GUARDA ALL’AUSTRIA ED AL BELGIO


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FIRENZE. In Serie C quando languiva in panchina aveva anche pensato di smettere, ora è tra i goleador della Nazionale, decisivo nell’1-0 con il Galles e a segno sabato sera a Wembley da subentrante nei quarti con l’Austria: quella di Matteo Pessina è un’altra delle tante favole di cui è infarcita questa Nazionale, se non fosse stato per l’infortunio di Stefano Sensi sarebbe rimasto fuori dai 26 dell’Europeo. “Ma io non mi sono mai sentito il 27° bensì sempre parte del gruppo fin da subito - ha detto il centrocampista dell’Atalanta - Bisogna saper cogliere l’attimo, la mia forza è essere un ragazzo normale. Mi accostano a Nicola Berti? Mi auguro di fare come lui o anche di più ma rimango con i piedi per terra”. In campo e fuori coltiva tante passioni a iniziare dallo studio: è iscritto alla facoltà di Economia alla Luiss di Roma (“sono fortunato a avere una famiglia come la mia, nonni e genitori hanno sempre privilegiato i libri, allenarsi e giocare erano il premio dopo aver studiato”), ama l’arte e il design (“Questa Nazionale la paragonerei ad un’opera di Van Gogh, bella, unica, particolare come il dipinto ‘Il mandorlo in fiore’ di cui ho un’imitazione”) ed è presente sui social dove dall’inizio dell’Europeo tiene un diario: “Mi piace riportare all’esterno quello che facciamo dentro le mura di Coverciano, penso piaccia anche ai tifosi”. Fra i pochi calciatori a non avere tatuaggi, l’unico vezzo finora è stato quel tuffo sul prato di Wembley dopo il gol all’Austria: ‘’Mi è venuto spontaneo, non ci stavo capendo nulla, forse è stata la cosa più stupida che potessi fare - ha sorriso - Ma è stato bello rivederla e sto ricevendo tanti video di persone che lo stanno imitando’‘. Fin qui decisivo ma senza la certezza di essere titolare con il Belgio: ‘’Come si è visto qui siamo sempre tutti pronti e il ct sa che qualcuno può dare di più anche non partendo dall’inizio. Questa Italia è apprezzata e temuta? Gli altri se ne stanno accorgendo solo adesso ma noi abbiamo sempre saputo della nostra forza, non parliamo di finale, procediamo gara dopo gara poi vediamo dove arriveremo’‘. Intanto c’è da fermare il Belgio: ‘’Con l’Austria è stato difficile perché loro erano molto fisici, la sfida di venerdì sarà ancora più tosta ma se vogliamo arrivare in fondo dobbiamo affrontare le avversarie più forti. E Lukaku è il migliore al mondo nel suo ruolo, ma il fatto che lo conosciamo potrebbe aiutarci insieme al possibile ritorno di Chiellini’‘.

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