Pioli all’assalto del Napoli
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
SERIE A/Il tecnico rossonero, galvanizzato dall’1-1 con l’United, oggi sfida gli azzurri

MILANO. Una scintilla, di forza, coraggio e compattezza. Una scintilla che sta permettendo ad un Milan giovane, in continuo stato d'emergenza infortuni, privo dei suoi leader carismatici, di togliersi comunque grandi soddisfazioni. "È la scintilla che il Milan deve sempre avere - spiega Pioli - in una stagione ci sono difficoltà da superare, ci sono servite per stimolarci, per svegliarci, ci hanno fatto crescere". Merito della foto della serata degli 'eterni’ rigori contro il Rio Ave appesa nello spogliatoio di Milanello. "Ricorda una serata particolare, è utile per capire quali passaggi abbiamo superato per arrivare qui", spiega Stefano Pioli. Qui dove il Milan può giocarsi la qualificazione ai quarti di Europa League contro il Manchester United e, secondo in classifica a sei punti dall'Inter, proverà a confermare anche contro il Napoli di Gattuso che Ibra non è indispensabile per fare bene. "Ibra è il nostro faro ma il Milan è dipendente dal nostro gioco. I leader sono tanti perché riconosciamo un certo modo di stare in campo", afferma sicuro il tecnico rossonero. Anche queste settimane di piena emergenza a causa dei tanti infortuni, oltretutto di giocatori chiave, stanno scivolando via senza tanti patemi. La vittoria sul Verona, preziosissima, ha caricato emotivamente la squadra in vista dell'Old Trafford. E oggi a San Siro, c'è meno apprensione nel pensare di sfidare la squadra di Gattuso senza poter contare su Ibrahimovic o Mandzukic. Per fortuna di Pioli, poi, ci sarà finalmente qualche rientro. "Romagnoli non so se sarà a disposizione perché ha ancora qualche problema. Anche Calabria è in dubbio. Deciderò domani. Recupereremo Theo Hernandez, Calhanoglu e Rebic. Invece per Bennacer, Mandzukic e Ibra dovremo aspettare la prossima settimana". Una magra consolazione ma almeno il tecnico rossonero non sarà costretto ad alzare di posizione Kessié per sopperire alle assenze. L'ivoriano è nettamente il giocatore più in forma della squadra ma poter contare su Calhanoglu e Rebic sarà importante in un periodo decisivo per la stagione. Pioli non vuole parlare di lotta scudetto. Non vuole ostinarsi a rimontare l'Inter o limitarsi a guardarsi solo alla spalle. Così, come dichiarato ad ogni partita, si concentra solo sui suoi 'ragazzi eccezionali’. "Ci focalizziamo solo sulle nostre partite e soprattutto su quella di domani. Abbiamo da giocare con Napoli, Manchester e Fiorentina. Non si devono fare i conti. Dobbiamo pensare di vincere le partite". Oggi Gattuso tornerà a San Siro, dove ha vissuto l'apice della sua carriera di giocatore, prima della breve esperienza anche sulla panchina rossonera. Lo troverà vuoto, molto diverso dal passato. Di fronte un Milan giovane ed equilibrato, quello che avrebbe voluto allenare lui. In palio tre punti fondamentali per la lotta Champions che, come in ogni scontro diretto, valgono doppio.
















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