“Più che mai squadra”
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
CALCIO/La Juventus si stringe attorno a Rugani: 121 in isolamento e salta la partita di Champions

TORINO. Alla Juventus non resta che aspettare. Dopo la scoperta che Daniele Rugani è positivo al Coronavirus, i bianconeri - squadra, staff tecnico, dirigenti, compreso il presidente Andrea Agnelli, staff medico e preparatori - sono in isolamento, chi a casa (come Cristiano Ronaldo che da lunedì è in Portogallo), chi al JHotel vicino alla sede sociale. E' cominciata la quarantena. Ieri la sede della società alla Continassa è stata sanificata, ma non è stata chiusa. Nei prossimi giorni i bianconeri saranno sottoposti al tampone per la ricerca del virus. Sono in isolamento domiciliare volontario 121 persone, fra calciatori, membri dello staff, dirigenti, accompagnatori e dipendenti della Juventus.Dalla società bianconera un abbraccio ideale a Rugani: "Siamo una squadra, forza Daniele!". Ma l'attesa è anche per quello che succederà in Italia, dove il campionato è stato congelato con la Juventus in testa di un punto sulla Lazio, e in Europa. Ieri pomeriggio l'Uefa ha ufficializzato la decisione inevitabile: il rinvio, a data da destinarsi, di Juventus-Lione, il ritorno degli ottavi di Champions League, nel quale i bianconeri erano chiamati a rimontare la sconfitta per 1-0 subita in Francia. Era in programma il 17 marzo, all'Allianz Stadium, a porte chiuse. E' stata rinviata, come pure Manchester City-Real Madrid: anche i 'blancos' sono finiti in quarantena per la positività di un giocatore di basket della società."Sto bene - tranquillizza Rugani - . In questo momento però sento ancora di più il dovere di ringraziare tutti i medici e gli infermieri che stanno lottando negli ospedali per fronteggiare questa emergenza".Il 25enne difensore aveva accusato qualche linea di febbre martedì, 48 ore dopo Juve-Inter, i controlli hanno confermato il sospetto, mercoledì a tarda sera l'annuncio. Il difensore si unisce all'appello bipartisan a "rispettare le regole perchè - spiega - questo virus non fa distinzioni! Facciamolo per noi stessi, per i nostri cari e per chi ci circonda".Ancora più deciso l'intervento di Miralem Pjanic: "Doveva arrivare e doveva essere forte e rumorosa per capire che stavamo sbagliando. Non commettiamo tutti gli stessi errori, ascoltate chi sta vivendo questa emergenza. Non sottovalutela". Il centrocampista bosniaco si unisce al coro di chi chiede il rispetto di tutte le norme, ma anche di avere fiducia che questa grave crisi sarà superata: "Alla fine c'è sempre luce dopo la notte - scrive Pjanic - ma bisogna volerlo. Forza @daniruga, siamo squadra anche in momento come questo".
















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