Presenza record dell’Italia
- direzione167
- 5 giu 2022
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CINEMA/PRESENTATA LA 70MA EDIZIONE DELLA BERLINALE. IN CONCORSO 28 TITOLI

BERLINO. Il suo lavoro fin qui, Carlo Chatrian, lo descrive come “un viaggio epico ed eccitante” fra 6800 film di tutto il mondo. Così si è arrivati alla selezione di 18 titoli, che competeranno in concorso alla Berlinale di quest’anno, fra cui ci sono ben tre produzioni italiane. Il cambio di mano, dopo l’era Kosslick (chiaro che mancherà a tutti la sua inconfondibile sciarpa rossa) inizia a sentirsi a partire da qui. Dalla presenza da record del cinema italiano. Questa edizione, al via il 20 febbraio, segna una data importante: il festival compie 70 anni. E il neodirettore Chatrian, accompagnato alla guida dalla tedesca Mariette Rissenbeeck, afferma di voler innanzitutto “costruire ponti”. Ospite il Cile. E con un occhiolino a Greta, Focus sulla sostenibilità. Meno pellicole (quest’anno sono 340) perché “sceglierli non basta, i film vanno anche sostenuti”, spiega Chatrian. E un parametro guida che non si discute: “l’alta qualità” della materia prima. Un valore che può misurarsi sulla tenuta narrativa, come sulla performance degli interpreti. Niente motto: “lei ha bisogno di avercene uno?”, ha ironizzato col giornalista che gliene ha chiesto. E se a prevalere saranno i toni scuri, ha aggiunto, “è perché i film che abbiamo selezionato hanno uno sguardo sul presente per lo più disilluso. Non per diffondere spavento, ma perché vogliono farci aprire gli occhi”.
A tre settimane dall’apertura, a parte la direzione di Jeremy Irons, non sono ancora noti i nomi dei giurati: “la giuria è pronta, ma dovete aspettare ancora un po’”. L’elenco dei film in concorso è stato invece pubblicato ieri. Due i titoli italiani: “Favolacce” di Damiano e Fabio d’Innocenzo, e “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti. In entrambi l’attore protagonista è Elio Germano. Anzi tre, con la produzione italiana (con partner tedeschi e messicani) per “Siberia” di Abel Ferrara, con Willem Dafoe. La Berlinale omaggia poi la capitale che la ospita con “Berlin Alexanderplatz”, di Burhan Qurbani, versione contemporanea del romanzo di Alfred Doeblin, e “Undine” di Christian Petzold. C’è un film dell’iraniano Mohammad Rasoulof, “There Is no Evil”: “speriamo che il governo lo lasci venire a Berlino”, la nota a margine sul regista; e molto atteso è anche il ritorno di Sally Potter con “The Roads Not taken”, con Javier Bardem, Laura Linney e Salma Hayek. La sezione fuori concorso è stata abolita, ma ci sarà uno Special Gala Berlinale, che proporrà “Pinocchio” di Matteo Garrone, la docuserie “Hillary” - e l’ex candidata democratica alla presidenza Usa è attesa come ospite - e il nuovo film di Pixar “Onward”. La presenza italiana non si esaurisce con queste due sezioni: per Panorama verrà presentato “Semina il vento” di Danilo Caputo, mentre per Generation c’è l’esordio nella finzione di Chiara Bellosi, con “Palazzo di giustizia”. Il forum, che compie 50 anni, propone “La casa dell’amore” di Luca Ferri e Zeus Machine, e “L’invincibile” di Nadia Ranocchi e David Zamagni.
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