Ranieri formato Watford
- direzione167
- 5 giu 2022
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PREMIER/INIZIA LA QUARTA AVVENTURA INGLESE PER L’ALLENATORE ROMANO

WATFORD (Inghilterra). “In Premier ci sono grandi allenatori, grandi club, grandi campioni, sarà una sfida avvincente partita dopo partita”. Claudio Ranieri, nei giorni scorsi, è tornato in Premier per allenare una squadra di matrice italiana come il Watford, che appartiene alla famiglia Pozzo (da decenni Giampaolo è patron dell’Udinese) e che punta a risalire posizioni in classifica, dal momento che è relegato al 15/o posto, con soli 7 punti in altrettante partite (come i londinesi del Crystal Palace). L’ormai ex squadra dello spagnolo Xisco nell’anticipo di sabato prossimo, avrà un test infuocato contro il Liverpool di Juergen Klopp. Un esordio che non può far paura a un allenatore navigato come Ranieri che la Premier - proprio come il collega tedesco - l’ha pure già vinta con un ‘Cenerentola’ come il Leicester. Ranieri, al quale molti affibbiano l’appellativo di ‘normalizzatore’, nei decenni è divenuto un tecnico giramondo che, dopo avere concluso la propria esperienza nella Sampdoria, ha deciso di rimettersi per l’ennesima volta in discussione. “Io normalizzatore? Ognuno ha il proprio modo di affibbiare etichette: a me interessa allenare e fare bene il mio lavoro, il resto conta davvero poco”, dice. Il piglio è sempre lo stesso, come la verve polemica e la voglia di criticare i simulatori. “Quando giocavo io, non vedevo tutti questi colpi in faccia; il Var dovrebbe analizzare questi episodi. Ci sono tanti calciatori che vengono colpiti sul petto o sulla spalla e si mettono subito le mani in faccia. Il Var vede tutto, dovrebbero essere presi dei provvedimenti. Una volta c’erano più simulazioni in area, oggi le mani sul volto”. Il calcio negli ultimi anni ha trovato nuovi e grandi investitori, perché i “soldi vanno avanti sempre”. Dice Ranieri: “Dobbiamo essere pratici. Possiamo storcere il naso, ma il calcio è cambiato rispetto a quando iniziai io; oggi il calcio è business. Bisogna saper cavalcare l’onda”. Sulle prestazioni della Nazionale azzurra nella Nations League, Ranieri spiega che Mancini “ha avuto delle conferme, perché era importante dopo la sconfitta contro la Spagna che l’Italia dimostrasse di esserci”. “Il progetto c’è e i giocatori pure. Quella contro il Belgio è stata una gran bella vittoria. Il trionfo all’Europeo si spiega con le idee delct, che è riuscito a inculcare nella testa dei giocatori l’idea di poter vincere il torneo. Ha reso credibile la propria ambizione”. Infine, su Roma e Juve: “Vedo bene l’avvento di Mourinho, che è un grande allenatore e un grande motivatore, gli auguro ogni bene. Poi, ci sarà la stracittadina, perché dall’altra parte c’è un signor tecnico che si chiama Sarri. Sicuramente ci sarà una bella competizione fra le due squadre. Il derby perduto? Può succedere. La Juventus può rimontare lo svantaggio dalla vetta della classifica, perché Allegri può tutto. I cicli possono chiudersi, la squadra avrà magari bisogno di ritocchi a gennaio, ma sono convinto che sarà protagonista di questo campionato”.
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