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Resa dei conti all’Allianz

Coppa Italia/La Juve di Pirlo incontra stasera i nerazzurri per la finalissima


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TORINO. Sarà il terzo faccia a faccia nel giro di tre settimane, sarà ancora Juventus contro Inter, Pirlo contro Conte. E il bilancio tra gli allenatori, fino a questo momento, è in perfetta parità: una vittoria a testa, per il bianconero nell'andata di coppa Italia e per il nerazzurro in campionato. Oggi inevitabilmente penderà da una parte o dall'altra. È una partita che vale tanto, mette in palio la finalissima di coppa Italia: "Dobbiamo giocare da Juve come stiamo facendo nelle ultime partite, è il secondo round di una grande sfida che ci darà la possibilità di andare in finale: è un obiettivo da centrare a tutti i costi. Sarà una battaglia, ma noi siamo pronti", la sintesi di Pirlo. I bianconeri hanno il grande vantaggio maturato all'andata, l'1-2 di San Siro che dà addirittura il lusso di perdere 0-1 senza interrompere il cammino nella competizione: "Si parte dallo 0-0, dovremo scen- dere in campo con l'atteggiamento di essere alla pari - dice il tecnico bianconero che non vuol fare alcun calcolo - e non possiamo rimanere alla partita di una settimana fa: si è azzerato tutto ed è come fosse una finale, dobbiamo essere aggressivi e concentrati perché l'obiettivo è troppo importante per lasciarcelo scappare". Conte ritroverà due pezzi grossi, Hakimi e Lukaku ("Giocatori fondamentali per lo sviluppo del loro gioco" Pirlo li ha descritti così) hanno scontato il turno di squalifica e saranno a disposizione allo Stadium, il bianconero svela alcune scelte: "In porta tornerà Buffon, davanti giocherà Kulusevski, per il resto abbiamo qualche acciacco che valutiamo di giorno in giorno". E, considerando che "ho a disposizione 23 giocatori di qualità che posso utilizzare in qualsiasi partita", le scelte di formazione di Pirlo potrebbero anche essere condizionate dalla situazione dei diffidati. Sono addirittura in 10, infatti, a rischiare la finale in caso di qualificazione: oltre a Ronaldo, figurano nell'elenco Alex Sandro, Arthur, Bentancur, Bernardeschi, Chiesa, De Ligt, Demiral, Morata e Rabiot. Un altro aspetto da tenere in considerazione è rappresentato dalle 11 partite in 34 giorni: "È naturale che ci sia un pò di stanchezza fisica e mentale, ma sapevamo che sarebbe stata un'annata lunga e faticosa - aggiunge il tecnico, che ha parlato a Juventus Tv - e siamo in mezzo a tante gare ravvicinate e importanti: dobbiamo stringerci, recuperare il più possibile e cercare di dare il meglio". Oggi l'Inter per la finale, sabato il Napoli per continuare la rincorsa alla vetta: la stagione dei bianconeri sta davvero entrando nel vivo.

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