Rocco parla, Firenze ascolta
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 4 min
IL PRESIDENTE VIOLA COMMISSO INTERVIENE IN DIRETTA DA NEW YORK AI MICROFONI DI LADY RADIO

di Mario Tenerani
FIRENZE. Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è intervenuto ieri in diretta da New York ai microfoni dell'emittente toscana Lady Radio nel corso di Radio Viola: di seguito alcune sue dichiarazioni. LA CONFERMA DI IACHINI – “Vi voglio dire definitivamente tutta la verità, e d’ora in poi non voglio sentire più cose che non sono vere. Prima di tutto, il contratto di Iachini non finiva a luglio. Dopodiché, io non ho mai incontrato nessun altro allenatore. Questo non vuol dire che Pradè e Barone non abbiano sentito nessuno, ma quando ancora non eravamo salvi sono usciti almeno dieci nomi di possibili nuovi allenatori, la cosa non mi è piaciuta. De Rossi, poi, l’ho visto solo in televisione...” IL RITORNO DI PRANDELLI – “Voglio scherzarci su: Prandelli è molto bravo, ma tre mesi fa nessuno me l’ha mai segnalato... Il Mister gode della mia stima, anche se ci ho parlato per dieci minuti appena; voglio approfondire. Il rinnovo e la battuta di Prandelli sul fatto che saremo noi a chiedergli di restare? Io in passato, a 34 anni, ho lasciato un lavoro fisso per andare avanti senza contratto, in una piccola azienda: avevo fiducia in me stesso, ho accettato il rischio. E rivedo lo stesso in Prandelli. Siamo tutti uniti per portare la Fiorentina più in alto di dov’è in questo momento. Chi critica ha le tasche vuote“. L’ASPETTO ECONOMICO – “Fino ad oggi abbiamo speso 170 milioni per comprare la società, e già questo ci distingue da molti altri presidenti; poi gli investimenti di gennaio, quindi il Covid. I costi sono incrementati, e nessuno ha detto nulla in merito. Abbiamo aumentato il monte ingaggi da 48 a 70 milioni, mentre gli incassi sono scesi da 100 a 85. Rocco e Mediacom ci rimettono 50 milioni, che sommati a tutto il resto fanno 300 milioni. Nessuna squadra, tranne quelle che prendono soldi dai pozzi, spende così tanto con così poco”. UNA SOCIETÀ GIOVANE – “Parliamo dei fatti: hanno detto che Rocco non sa niente di calcio, e magari è vero, ma dei venti presidenti di Serie A quanti hanno giocato a pallone a livello competitivo nella loro vita? A me hanno detto tre o quattro. Io ho fatto i provini per le Olimpiadi e ho allenato i ragazzi per anni. A Firenze mi infamano, in società c’è di certo chi ne sa più di me, ma non è vero che io non so nulla. In società abbiamo fatto molto lavoro, abbiamo mandato via alcune persone, ne abbiamo portate altre; abbiamo ristrutturato tutto il settore giovanile... Che devo fare di più? In tanti hanno bussato per poi sputare veleno”. CRITICHE – “Io domando ai firentini, ai tifosi, di darmi tempo. Tutti coloro che hanno fatto bene hanno avuto del tempo. Se avessi trovato da parte dei tifosi lo stesso brutto riscontro che ho avuto da alcuni media, sarei scappato via. Non faccio promesse che non posso mantenere, ma con Rocco alla guida nessuno si dovrà mai preoccupare di fallimento. L’unica cosa di cui si deve preoccupare la Fiorentina è che senza ricavi adeguati non si può competere per qualcosa di grande. Non posso mettere ogni anno 150 milioni, ma farò fruttare i miei investimenti. Alla lunga, senza i giusti ricavi, non potrò portare la Fiorentina dove la voglio”. QUESTIONE INFRASTRUTTURE – “Per il Centro Sportivo, il Sindaco di Bagno a Ripoli Casini ha fatto un grandissimo lavoro, e abbiamo raggiunto i giusti compromessi per partire con ogni probabilità a gennaio. Si raggiunge quota 80 milioni, per lasciare questo regalo alla città di Firenze. Sullo stadio dico questo: è una porcheria, ho letto pareri di grandi professori che però del Franchi non conoscono nulla. Mi hanno chiamato Attila, ma ho dimostrato che dopo aver distrutto io ricostruisco. Se qualcuno ha qualche altra idea, ci metta pure i soldi, allora io mi tirerò indietro... Sulla lettera inviata al Ministero, sono ottimista, ma fino a un certo punto. La situazione economica è pessima. Questo nuovo stadio, ovunque sia, darà tantissimi posti di lavoro, e non capisco come non si possa tener conto di ciò che vuole la gente. C’è anche la possibilità che lo stadio non si faccia, questo i tifosi lo devono sapere. E allora che succederà? Non lo so. Si vivacchierà a lungo in quel caso, ma da parte mia c’è convinzione e voglia di perseguire gli obiettivi. In questo momento, comunque io risponda, non sono certo di dire il vero”. VOGLIA DI VINCERE – “Ma pensate che io sia venuto a Firenze per perdere? Ripeto, non posso fare promesse che non sono in grado di mantenere, questa è la mia filosofia di vita. Io sono arrivato per aiutare Firenze ad arrivare dove si merita, e per far divertire i tifosi. Io ho sofferto tantissimo quando ho dovuto aspettare gennaio 2020 contro la SPAL per assistere di persona alla prima vittoria in casa. E se io non ho adesso i soldi che hanno le big del campionato, allora si deve procedere un pò alla maniera di Atalanta e Sassuolo. Ma badate bene, queste squadre ci hanno messo anni per arrivare dove sono adesso. Dieci, nel caso del Sassuolo, e nessuno ha mai criticato nulla”. I GIOCATORI E LE LORO RE- SPONSABILITÀ – “Ancora oggi non ho ricevuto chiamate da Chiesa. Ho parlato coi dirigenti, ho parlato con tutti, dobbiamo essere uniti senza fughe di notizie riservate. Pradè e Prandelli mi hanno assicurato che parleranno con i giocatori. Abbiamo una buona squadra, io ne sono convinto: altrimenti tutti i miei
investimenti dove sono andati a finire?"
















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