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ROMA , 7 minuti di blackout

I GIALLOROSSI DOMINANO, POI DAL 60’ AL 67’ LA JUVE RIMONTA L’1-3 E VINCE



INCREDIBILE ROMA, avanti 3-1 sulla Juve, esce sconfitta 4-3 dai bianconri nel big match della 21/a giornata. Dybala e compagni espugnano l’Olimpico dopo una partita dai due volti, con i giallorossi padroni del campo e del gioco per un’ora e più e i bianconeri capaci di reagire e di trovare l’uno-due micidiale che manda ko la formazione di Mourinho con tre gol segnati in sette minuti. Nel finale capitan Pellegrini fallisce dal dischetto l’occasione del 4-4. Un black out assoluto quello dei giallorossi che in sette minuti subiscono tre gol dopo aver dominato per oltre un’ora la gara. La Juventus, apparsa a lungo in difficoltà, conquista tre punti in rimonta e ora guarda con ottimismo alla finale di Supercoppa contro l’Inter mercoledì. La Roma è a caccia del riscatto dopo la sconfitta con il Milan, i bianconeri sono reduci dal pareggio casalingo contro il Napoli. Mourinho cambia sistema di gioco e torna al 4-2-3-1 schierando subito il nuovo arrivato Maitland-Niles e titolare a sorpresa Afena-Gyan al posto di Nicolò Zaniolo che non è nemmeno in panchina. Nella Juventus fuori Morata, e tridente offensivo composto da Chiesa, Kean e Dybala. Chiellini, negativizzatosi venerdì, è in panchina. Allegri è in tribuna perché squalificato ed in panchina c’è il suo vice, Landucci. In tribuna c’è anche Francesco Totti, inquadrato dalle tv prima senza mascherina e poi, minuti dopo, diligentemente in ffp2 di colore nero. Roma in vantaggio dopo appena 10 minuti grazie ad un gol di Abraham sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Per l’attaccante inglese è il secondo gol di fila dopo quello segnato nella sfida con il Milan. Dopo il gol la Roma continua ad essere padrona del campo e a rendersi pericolosa. Al 14' i giallo- rossi reclamano un calcio di rigore per un tocco di mano di De Ligt in area ma il bianconero sembra colpire prima con la gamba e poi con la mano. Un minuto dopo è ancora la Roma a rendersi pericolosa dalla distanza con Cristante. Ma la risposta della Juventus non tarda ad arrivare ed al 18' arriva il gol del pareggio: è Dybala con una prodezza dalla distanza su assist di Chiesa a superare Rui Patricio e a riportare il risultato in parità. Alla mezzora la Juventus perde Federico Chiesa per infortunio al ginocchio: tanto spavento per l’attaccante bianconero e attesa per l’esito degli accertamenti medici. Al suo posto entra Kulusevski. Il match si gioca sul filo dell’equilibrio dopo l’inizio scoppiettante della Roma che nel finale torna di nuovo a essere padrona del campo rendendosi pericolosa nel finale di tempo con Smalling sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma la conclusione viene ‘neutralizzatà da Abraham. A inizio ripresa la Roma torna nuovamente in vantaggio con Mkhitaryan: la conclusione dell’armeno viene deviata da De Sciglio e rende impossibile l’intervento di Szczesny. La Juventus prova a reagire, e nel giro di una manciata di minuti fioccano le ammonizioni (Veretout e Ibanez da una parte, De Ligt dall’altra). All’8' arriva il terzo gol giallorosso: lo segna Pellegrini, direttamente da calcio di punizione dalla distanza con la conclusione, che s’infila all’incrocio dei pali. Il risultato sembra ormai al sicuro. La Roma sembra padrona del campo e del gioco. Landucci prova a mischiare le carte e manda in campo Arthur e Morata al posto di Bentancur e Kean. Cambi azzeccati perché proprio l’ingresso di Morata dà nuova linfa alla manovra dei bianconeri con la firma dello spagnolo in versione assist man. Al 25' Locatelli riapre la partita con un colpo di testa che batte Rui Patricio e al 27' arriva il gol del pareggio bianconero segnato da Kulusevski convalidato dopo il check della Var. Al31'ilgoldel3-4:èDe Sciglio a trovare l’angolino giusto, tre gol in sette minuti che valgono il ribaltone. Al minuto 36, l’arbitro Massa viene richiamato dal Var e concede un rigore alla Roma per un fallo di mano di De Ligt, espulso poi per doppia ammonizione, ma dal dischetto capitan Pellegrini fallisce clamorosamente l’occasione del pareggio.

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