Roma chiusa per i tifosi
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 3 min
EUROPEI/MISURE ANTI-VARIANTE: ARRIVI VIETATI DA IGHILTERRA E UCRAINA

ROMA. Niente cori tra piazza di Spagna e Campo de Fiori, niente birra a fiumi per le vie del centro, niente ‘God save the queen’ sugli spalti dell’Olimpico, ma applicazione “alla lettera” delle disposizioni in vigore e controlli rafforzati per prevenire i tentativi di aggirare le norme: il quarto di finale di sabato con l’Ucraina i tifosi inglesi lo vedranno nei pub o nei maxischermi per le vie di Londra, Manchester o Liverpool; Roma per loro sarà off limits e le stesse autorità inglesi hanno già avvisato le migliaia di supporters che si erano messi in cerca di un biglietto: “non andate a Roma”, entrare allo stadio sarà impossibile. L’uno-due firmato da Sterling e Kane che ha rimandato a casa la Germania ha dunque spalancato le porte dell’Olimpico alla nazionale inglese ma non ai suoi tifosi. Il piano per evitare problemi è scattato immediatamente dopo la conclusione della partita e si muove su più direttive. La prima è l’applicazione precisa della circolare firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza il 18 giugno in base alla quale chiunque entri in Italia dalla Gran Bretagna deve sottoporsi ad una quarantena di 5 giorni, comunicando alle autorità sanitarie il luogo in cui trascorrerà l’isolamento in modo da garantire il tracciamento. Una misura introdotta con l’obiettivo di frenare la diffusione della variante Delta che, come dimostrano anche gli ultimi dati, è ormai prevalente in quel paese: 26.068 casi nelle ultime 24 ore, un numero che non si registrava dal 23 gennaio, alimentati al 99% proprio dall’ex variante ‘indiana’. Non solo. C’è già un esempio di quel che potrebbe accadere se arrivassero migliaia di tifosi dall’Inghilterra: su 2mila tifosi scozzesi che erano a Londra - allo stadio di Wembley o per le strade - ad assistere ad Inghilterra-Scozia, quasi 1.300 sono risultati positivi dopo essere tornati a casa. “Sono chiaro e netto - dice il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - i tifosi inglesi non potranno venire in Italia a guardare la partita, la regola della quarantena deve essere rispettata, non possiamo correre rischi”. Ed ovviamente le disposizioni valgono anche per i tifosi dell’Ucraina che, anzi, dovrebbero rimanere in quarantena per un tempo doppio rispetto a quello che toccherebbe agli inglesi, visto che il paese fa parte di quelli inseriti nell’elenco E che prevede, appunto, 10 giorni di quarantena. Il secondo punto della strategia riguarda invece il rafforzamento dei controlli: il Viminale ha già dato indicazioni affinché siano potenziate le attività alle frontiere aeree, negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino ma anche nei principali scali italiani che hanno collegamenti diretti con la Gran Bretagna, autostradali e ferroviarie. Alle forze di polizia spetteranno solo i controlli ai valichi mentre le verifiche per garantire il tracciamento di coloro che entrano toccherà alle Regioni e all’Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera che dipendono dal ministero della Salute. Un piano specifico riguarda poi Roma, poiché non è possibile escludere che qualche gruppo di tifosi tenti di raggiungere la capitale anche senza avere il biglietto. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha disposto da un lato verifiche più accurate attorno all’Olimpico, nei luoghi dove sono state allestite le fan zone e in centro città e dall’altro il contingentamento degli accessi in piazze come Campo de Fiori, Fonta-
















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