Roma, non basta il cuore
- direzione167
- 5 giu 2022
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CONFERENCE LEAGUE/I GIALLOROSSI, COSTRETTI A INSEGUIRE, NON VANNO OLTRE IL PARI CONTRO IL BODOE

ROMA. La Roma soffre, rischia e alla fine riesce a stabilire l'equilibrio con il Bodoe-Glimt che all'andata l'aveva schiaffeggiata violentemente in Norvegia. La squadra guidata sapientemente da Kjetil Knutsen, per due volte in vantaggio, questa volta è stata inchiodata sul pari (2-2), rischiando parecchio: bravi e fortunati (incredibile un palo di Mancini a pochi centimentri dalla porta), i norvegesi sono stati premiati anche dall'arbitro greco Papapetrou - che non ha visto due possibili rigori - e beneficiato di un paio di interventi del portiere Haikin, sempre reattivo quando chiamato in causa. José Mourinho, per riscattare la pesantissima sconfitta dell'andata, rivede qualcosa e in difesa si affida a Cristante, in coppia con Mancini. È Zaniolo, però, dopo 2' a presentarsi dalle parti di Haikin che lo anticipa in uscita. Ben più complicato il doppio intervento di Rui Patricio su Botheim un minuto dopo. Dopo un tiro di Abraham, fuori, ci prova due volte El Shaarawy - il migliore in campo - al 24': nel primo caso Sampsted mette in angolo, nella seconda circostanza il portiere Haikin si salva ancora in corner, ma con l'ausilio del palo. Poco prima del riposo, Solbakken - con un tiro molto potente e preciso di sinistro - batte Rui Patricio e regala il vantaggio ai norvegesi. La Roma subisce il colpo e va in apnea, creando tanta confusione in fase d'impostazione della manovra. Mourinho mischia ancora le carte e torna in campo nella ripresa con Carles Perez e Villar, al posto di Darboe e Mkhitaryan. Alla Roma manca subito un rigore, ma al 9' ci pensa il solito El Shaarawy a rimettere le cose a posto, con un destro a parabola che supera il portiere ospite. Ma dura poco, perché al 19' il Bodoe-Glimt va di nuovo avanti con il classe 2000 Erik Botheim che, di testa, fulmina Rui Patricio. Non è nemmeno fortunata, la Roma, che reclama prima per un possibile secondo rigore, quindi colpisce il palo con Mancini di testa a pochi passi dalla porta. Incredibile. La Roma prova e riprova, pur mancando di lucidità, ma viene premiata ugualmente e, dopo un grande intervento di Haikin su una conclusione di El Shaarawy, pareggia con Ibanez, che insacca di testa da pochi passi. Il finale è caotico e, anziché regalare altre chance ai giallorossi, premia l'arcigna difesa dei norvegesi che restano in vetta al girone, mentre i giallorossi sono sempre costretti a inseguire
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