Sarri si copre: sarà difficile
- direzione167
- 5 giu 2022
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Coppa Italia/A pochi giorni dalla sfida dell’Olimpico bianconeri e giallorossi questa sera tornano a scontrarsi

TORINO. A dieci giorni dalla sfida di campionato è ancora Juventus contro Roma, questa volta in palio c'è la semifinale di Coppa Italia. Una partita paradossalmente più insidiosa per la squadra di Sarri rispetto a quella in campionato, nonostante si giochi nel fortino inespugnabile dell'Allianz Stadium, ancora inviolato in questa stagione. "Basta vedere i risultati della Roma in trasferta, segna come in casa però subisce la metà - fa notare l'allenatore bianconero -. Sarà una partita difficile contro una squadra di ottimo livello con caratteristiche che possono rendere l'incontro molto delicato". Nonostante l'assenza del fuoriclasse bosniaco Dzeko, squalificato e sostituito da Kalinic, ci sarà da soffrire, avverte Sarri: "Pensare di non soffrire con la Roma vuol dire aver perso di vista la realtà, i giallorossi hanno fatto soffrire anche il Barcellona. In campionato siamo usciti con tre punti da una partita difficile, ma, come ho detto, la Roma è più forte in trasferta che in casa. Non avranno Dzeko, giocatore difficile da sostituire, ma Kalinic anche se può aver avuto momenti di difficoltà ha numeri importantissimi e merita considerazione". Sono vicini al recupero gli esterni Alex Sandro e Cuadrado: il primo messo ko contro il Parma da un colpo al costato che "non è nulla di grave", il secondo fermato dall'influenza ma "ormai sfebbrato". Abbondanza sulle corsie che potrebbe trasformarsi nella scelta di schierare il tridente: "Possibile, l'importante in campo è essere equilibrati e avere ordine. Gli interpreti possono cambiare o restare gli stessi, ma anche con diversi giocatori offensivi dobbiamo rimanere equilibrati". Possibile l'esordio al centro dell'attacco per Cristiano Ronaldo, in un momento strepitoso che l'ha portato a realizzare 11 gol nelle ultime 7 partite: "Valuteremo, se sta bene credo che possa fare le tre partite in una settimana. Deve sentirsi nelle condizioni ideali: in questo momento penso di sì, ma devo capire se è pronto". In un gennaio caratterizzato dal mercato, con un Emre Can e Bernardeschi al centro di voci che li vorrebbero in partenza, Sarri riesce comunque a non farsi influenzare. Finché non si chiuderanno le trattative, entrambi saranno a disposizione del tecnico: "Non mi risulta che partano e non mi interessa. Se la società non mi dice niente, fanno parte della rosa e li utilizzo. Sono aspetti che non mi interessano".
















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