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Sarri torna a respirareSarri torna a respirare

Serie A/ La Lazio assorbe la disfatta di Verona e batte una Fiorentina a sprazzi. Risolve Pedro



OPERAZIONE SORPASSO riuscita. Grazie al bel gol di Pedro in avvio di ripresa la Lazio piega una Fiorentina viva solo a tratti, salendo a 17 punti, mentre i viola incassano la quinta sconfitta e restano a 15. Ciro Immobile puntava ad eguagliare le 159 reti in biancoceleste di un mito come Silvio Piola. L’aggancio è rimandato, ma Maurizio Sarri può gioire lo stesso perché la sua squadra ha mostrato di aver metabolizzato in fretta un momento difficile, consentendogli di festeggiare degnamente la 200/a panchina in serie A. Le due squadre venivano infatti da un nono turno vissuto agli antipodi: i biancocelesti reduci dal 4-1 incassato a Verona (costato tre giorni di ritiro), i viola dal 3-0 rifilato al Cagliari. Dopo tre panchine Luis Alberto torna titolare, Danilo Cataldi prende il posto di Lucas Leiva in regia. Italiano preferisce Sottil a Saponara, in attacco non c’è Nico Gonzalez, fermato dal Covid. Formazioni schierate con uno speculare 4-3-3 e votate allo stesso credo tattico: pressing altissimo sul portatore di palla, occupazione asfissiante degli spazi e ripartenze con massimo due tocchi. Il primo squillo è della Lazio: Immobile sfrutta la verticalizzazione di Luis Alberto (12'), la sua conclusione è a lato della porta di Terracciano. Aumenta la pressione della squadra di casa, ma il match resta bloccato e molto ‘mentalè. La risposta viola è in un colpo di testa di Valhovic al 20’, su cross di Biraghi, con palla altissima. La Fiorentina si riprende qualche metro con un paio di azioni sulle fasce (Callejon in crescita dopo un avvio così così), ma dopo 35 minuti il pubblico ancora non ha visto una conclusione nello specchio della porta. La prima arriva al 42', quando Lazzari trova un corridoio centrale libero e di sinistro impegna Terracciano in angolo. In una partita a scacchi, un po’ meglio la Lazio, ma Sarri si incammina verso gli spogliatoi a testa bassa. Stessi 22 in campo alla ripresa e Fiorentina che mette tre giocatori (Vlahovic, Castrovilli e Torreira) in condizione di concludere nella stessa azione, senza costrutto. Ben più fruttuosa, al 7', la scelta di Milinkovic che trova Pedro. Lo spagnolo entra in area e batte Terracciano con un tiro sotto la traversa. L’equilibrio è spezzato. La Fiorentina manca di lucidità nell’ultimo passaggio, Italiano toglie Castrovilli per Buonaventura. Ma Vlahovic continua ad essere poco assistito da Callejon e Sottil, a loro volta non sostenuti a dovere dalla spinta del centrocampo. Ultimi 20' per Odriozola e Saponara (che va a sinistra), al posto di Venuti e Callejon. Poco dopo Sarri toglie l’ottimo Luis Felipe. Il rientro suo e di Acerbi in difesa si sono sentiti, rispetto al disastri di Verona, dove erano entrambi squalificati. Entra Patric e poi tocca a Milinkovic lasciare il posto a Basic. Gli ultimi cambi (Benassi per Duncan in viola, Raul Moro e Leiva per Pedro e Cataldi in biancoceleste) non scrivono nulla di nuovo. La Lazio ritrova la vittoria, meritata quanto complicata.

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