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Sorteggio agrodolce

Champions League/Lione-Juventus, Atalanta-Valencia, Napoli -Barcellona


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di Adolfo Fantaccini

ROMA. L’urna sorride alla Juve, strizza l’occhio all’Atalanta, gioca invece un brutto scherzo al Napoli, che si vede affibbiare una doppia sfida sulla carta quasi impossibile contro il Barcellona (ritorno al Camp Nou). Il sorteggio degli ottavi di Champions League, a Nyon, si chiude nel segno della squadra bianconera, con Maurizio Sarri che può festeggiare con largo anticipo: nemmeno il più ottimista dei tifosi juventini avrebbe potuto ipotizzare un accoppiamento con il Lione di Rudi Garcia, squadra falcidiata dagli infortuni e con un ruolino di marcia poco edificante in Ligue 1. Ma soprattutto l’avversario meno quotato del lotto delle possibili avversarie. “Non ci dobbiamo lamentare. Però è sempre difficile, se non arrivi in forma a febbraio e marzo non passi il turno questo è garantito”, le parole di Pavel Nedved.

C’è tanto, tutto, per stare allegri e ipotizzare una qualificazione ampiamente alla porta di Cristiano Ronaldo e compagni. Evitato il rischio Real Madrid, il cammino nella fase a eliminazione diretta, per la Juve, non poteva avere prologo migliore. Il Lione è passato grazie alla rimonta sul Lipsia, ma i risultati altalenanti in campionato, le polemiche, soprattutto gli infortuni, rendono la sfida contro i bianconeri assolutamente impari e dal pronostico chiuso. Non una pura formalità, ma quasi, per i pluricampioni d’Italia. Memplis Depay, 14 reti in stagione, domenica, durante il match perso in casa contro lo Stade Rennes, si è giocato la stagione: non solo la Champions, ma quasi certamente anche l’Europeo con l’Olanda di Ronald Koeman, a causa della rottura del legamento crociato. Più che una tegola, una sciagura per il Lione. Stessa sorte per Reine- Adelaide. Praticamente, un disastro, al culmine di una domenica-horror. Resta Houssem Aouar, classe 1998, che gioca nell’Under 21 francese e che spesso regala perle di assoluta classe. Però, anche il suo rendimento è altalenante e, per i forti difensori bianconeri, non può rappresentare un pericolo. L’Atalanta si consola per avere pescato nell’urna non il Liverpool, non il Barcellona - che giocherà, invece, contro il Napoli - e neppure il Paris Saint-Germain, ma ‘solo’ il Valencia, che non è fra le prime squadre spagnole. Però, attenzione: quando la posta in palio si alza, i ‘pipistrelli’ si trasformano e diventano avversari di altissimo livello. Esperienza, forza d’urto, determinazione e grinta sono i tratti somatici di una squadra che, appena domenica sera, ha messo sotto il Real Madrid, facendogli trascorrere un brutto quarto d’ora. Ci vorrà la miglioreAtalanta, per passare il turno, ma potrebbe anche non bastare. Il Valencia ha eliminato l’Ajax, ha duellato ad armi pari con il Chelsea, è in grado di giocarsela contro qualsiasi avversaria. E’ un brutto cliente, tuttavia l’impegno non è proibitivo al 100 per cento. “Per noi questo sorteggio è una cosa eccezionale, diciamo che poteva andarci peggio”, il commento di Antonio Percassi. Lo sarà, invece, per il Napoli, che al limite può sempre chiedere alla Roma come fare per sbarazzarsi della banda Messi. I giallorossi, nei quarti del 2018, li eliminarono, approdando nella semifinale Champions. Lo stesso fece l’Inter nel 2010, vincendo poi la Champions. “Una grande squadra, una grande sfida, due gare affascinanti. Le affronteremo senza paura”, il commento di Rino Gattuso. Ci vorrà un altro Napoli per avere ragione deicatalani di Ernesto Valverde, dominatore delle ultime edizioni della Liga. Il Barca punta dritto al trofeo: l’ultimo se lo aggiudicò con Luis Enrique in panchina nel 2015, a Berlino, battendo in finale la Juve. Da allora solo delusioni e clamorosi rovesci.

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