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Tutti i milioni in ballo

CaorpsartCithaa/mJupvieo-Mnsi/lan spareggio-Champions: club, giocatori e allenatori rischiano il futuro


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ROMA. Juventus-Milan, ovvero una buona fetta di Champions in gioco. Allo Stadium - sottolinea La Gazzetta dello Sport - si decide un pezzo di futuro dei due club: per la Juve sarebbe un disastro sportivo e un ridimensionamento, per il Milan un brutto stop nel processo di crescita. $$$ - Prima ancora che obiettivo sportivo la Champions è fondamentale fonte di incassi: i ricavi da premi per la Juve negli ultimi anni hanno pesato per un quarto del fatturato, l’assenza dal palcoscenico ha contratto entrate e valore del marchio rossonero. Una cinquantina di milioni garantiti con l’ingresso, ma la Juve pur fermandosi agli ottavi ne ha incassati quasi 80. A cui si aggiungono 5-10 da botteghino (con stadi riaperti a pieno regime). Senza, scattano “malus” dagli sponsor e riflessi indiretti su marketing e immagine. Tanto denaro, ancora più pesante nel post-Covid, ancora più necessario per i bianconeri, che vanno verso un rosso da 200 milioni. Nell’anno in cui entrambe si sono auto-promosse nell’elite calcistica con l’operazione fallita della Superlega, restare fuori dalla coppa vera sarebbe uno smacco, oltre che un danno economico. Per Elliott questa è la stagione in cui riportare il club fra i “grandi”, anche per vedere i frutti degli investimenti, per la Juve rinverdire la vittoria datata 1996 è obiettivo costante. Per alcuni della vecchia guardia, come Buffon o Chiellini, non poter contare su un potenziale ultimo assalto può chiudere in modo definitivo l’inseguimento. Juventus - Effetti immediati a Torino di una mancata qualificazione: vedere partire Ronaldo sarebbe quasi automatico; rinnovi onerosi e in bilico, come quello di Morata (10 milioni per un altro anno di prestito) sarebbero complessi; il monte ingaggi lievitato in questi anni fino ai 328 milioni andrebbe tagliato in forma massiccia (sforbiciate serviranno comunque). Il progetto andrebbe centrato ancora di più sui giovani. Milan - La risposta rosso-nera a Cristiano è Donnarumma, anche lui più lontano senza l’inno Champions, con l’ulteriore intreccio della trama che potrebbe portarlo alla Continassa. In quanto a riscatti, anche quello di Tomori passa dallo Stadium, domenica. Il Milan è pronto ad avvicinarsi ai 28 milioni pattuiti col Chelsea, il giocatore sta bene in rossonero, ma senza il quarto posto dovrebbe pur sempre decidere di lasciare una finalista di Champions... Tutto si complica, compresi gli investimenti: per Vlahovic si comincia a parlare dai 40 milioni. Che sono, mal contati, la differenza fra i premi della prima e della seconda coppa d’Europa. ALLENATORI - La sorte di Andrea Pirlo è un’incognita, ma la certezza è che senza Champions sarà addio. Con la coppa una seconda opportunità può diventare un’opzione, senza qualificazione coinvolgimento possibile nella caduta di parte o totalità della dirigenza. In Europa League nemmeno Fabio Paratici e Andrea Agnelli sarebbero “al sicuro”. Meno problemi a Milano: la panchina di Pioli non traballa. Tutti, dalla proprietà ai dirigenti, concordano sulla qualità del lavoro di questi due anni: la sua posizione dovrebbe rimanere salda anche in caso di mancato arrivo tra le prime quattro. A cambiare, semmai, sarà il suo peso all’interno del club: riportare il Diavolo in Champions dopo otto anni di assenza gli garantirebbe sempre più voce in capitolo anche in sede di mercato, oltre che un maggiore potere contrattuale in chiave rinnovo (tema che non è ancora stato affrontato). NUMERI 10 - Juve e Milan hanno una lunga e gloriosa tradizione di fuoriclasse con il 10 sulle spalle. Gli ultimi eredi portano il nome di Paulo Dybala e Hakan Calhanoglu. Quella di domenica sarà una partita senza appello, per le squadre ma anche per loro due, chiamati a fare la differenza nel momento decisivo e dopo una stagione complicata. Dybala e Calhanoglu, infatti, vivono il presente senza conoscere il futuro. Il turco è in scadenza e le trattative per il rinnovo sono state congelate. L’argentino ha ancora un anno di contratto, ma chissà cosa succederà in estate. Un gol domenica potrebbe indirizzare anche le scelte societarie, perché ci sono partite che valgono di più e che tratteggiano la cifra tecnica e caratteriale dei giocatori. Allo Stadium servirà anche una prova di grande personalità e non solo di qualità calcistica.

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