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Un derby per il futuro

La sfida/Se la Lazio chiede la Champions, nella stracittadina Fonseca difende l’Europa


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ROMA. Sette giorni per dirsi addio. Tanto è rimasto a Fonseca che dopo la gara con lo Spezia chiuderà due anni di Roma ricchi di alti e bassi. Non ha rimpianti il portoghese o almeno pubblicamente riconferma tutte le scelte fatte. “Lascio con orgoglio e consapevole di avere il rispetto di tutti e la simpatia dei tifosi” ha detto nel giorno della sua penultima conferenza stampa. Parole che anticipano il derby della Capitale, fondamentale per il settimo posto dei giallorossi e importante per la tifoseria che nelle ultime settimane non ha mai mancato di ricordarlo alla squadra. “Mi aspetto che i ragazzi siano motivati” ha ribadito più volte il portoghese che di fare un’altra brutta figura in una stracittadina proprio non ha voglia. Vuole lasciare regalando ai tifosi un successo contro i rivali di sempre e per questo la partita è stata studiata in un altro modo rispetto alla gara d’andata. “Strategicamente l’abbiamo preparata diversamente, dovremo essere più equilibrati” sono le parole di Fonseca che conferma la difesa a 4 con Gianluca Mancini in mediana al fianco di Cristante per dare maggior copertura alla coppia di centrali composta da Kumbulla e Ibanez. Proprio la difesa merita un focus particolare nelle sue parole prima del derby. “Molti dei gol che abbiamo preso in stagione sono frutto di nostri errori e non della costruzione dei nostri avversari. Ha inciso anche non avere quasi mai Smalling” ha continuato Fonseca che anche contro la Lazio dovrà fare a meno dell’inglese e di altri sei giocatori. Per questo sulle fasce ci sarà ancora spazio per Karsdorp a destra e Bruno Peres a sinistra, mentre sulla trequarti El Shaarawy potrebbe cominciare dall’inizio con Mkhitaryan e Pellegrini. In attacco, invece, il dubbio è legato a Dzeko con Mayoral che scalpita per cominciare dal primo minuto dalla panchina fatta con l’Inter. A prescindere da chi sarà il centravanti poi la Roma proverà a invertire un trend che la vede mai vincente contro le prime sei della classifica. Un renmento simile non si vedeva dall’anno dei quattro allenatori (2004-05) e anche da qui scaturisce la decisione dei Friedkin di virare verso un allenatore carismatico come Mourinho per la prossima stagione. La proprietà vuole tirare fuori la personalità da un gruppo nel quale crede e in questi giorni è volata a Londra dallo Special One per programmare il nuovo anno. Intanto la Mourinho mania in città è già scattata e se non fosse per il derby si parlerebbe solamente lui. A tal proposito grande successo ha riscosso l’iniziativa di Roma Cares che ha permesso ai tifosi giallorossi di acquistare i virtual ticket per far parte della scenografia del derby al costo di due euro ciascuno con il ricavato in beneficienza. I tagliandi staccati sono stati 46 mila, un record.

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