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Una frenata per Ibra

INTER-MILAN/Lo svedese ha ancora problemi al polpaccio, ma domenica nel derby ci sarà


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MILANO. La pazienza è la virtù dei forti e Zlatan Ibrahimovic ha ancora un po' da pazientare prima di definirsi completamente guarito. Il polpaccio che da circa una settimana lo infastidisce e tormenta è ancora indolenzito e le 38 primavere suonate ad ottobre suggeriscono di non forzare i tempi per non rischiare di compromettere il derby e le partite successive del Milan che rincorre l'Europa. Il percorso di recupero ieri ha subito una battuta d'arresto rispetto al programma originale, rallentato quindi per scelta precauzionale: ieri mattina, infatti, Ibrahimovic avrebbe dovuto tornare in gruppo per svolgere tutta la seduta assieme ai compagni ed invece, esattamente come avvenuto mercoledì, si è limitato ad un nuovo allenamento personalizzato sul campo di Milanello per non caricare eccessivamente la delicata area. Segnale che la noia muscolare non è invasiva ma resta un tema da monitorare con cura e attenzione. Dal Milan, però, ostentano assoluta sicurezza e negano ci sia pre-tattica: la presenza di Ibrahimovic nel derby non è in dubbio, come già aveva suggerito Boban nella giornata di lunedì. Ci conta anche Musacchio: "Per la squadra è impor- tantissimo non solo per il nome che porta ma per quello che fa dentro il campo. Da quando è arrivato lui la squadra sta facendo molto bene e arriviamo a domenica in un bel momento. Ibrahimovic stalavorando per arrivare bene alla partita e speriamo che sia con noi domenica". E' troppo totalizzante la sagoma di Ibrahimovic - come dimostrato anche nel pareggio contro il Verona - per impattare con il giusto approccio la gara e per trascinare i compagni, gravati dalla pressione di una dato molto negativo: sono quattro anni che il Milan non batte l'Inter in campionato. Il carisma e l'esperienza di Ibrahimovic in un derby possono pesare molto: in carriera - tra Inter, Barcellona, Milan, Manchester United e Los Angeles Galaxy - ne ha giocati 18 e ha segnato ben 18 reti. Oggi sarà la giornata cardine per fugare i dubbi o alimentare l'ansia: se lo svedese prenderà parte alla seduta tattica vorrà dire che il problema è clinicamente risolto e la maglia numero 21 sarà regolarmente al centro dell'attacco nel 4-4-2 di Pioli; qualora, invece, Ibrahimovic dovesse continuare a lavorare a parte - ma il Milan frena su questa ipotesi - il suo recupero diventerebbe una vera e propria corsa contro il tempo

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