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Una polemica infinita

Il caso/ I gol annullati al Milan e all’Atalanta: i nemici tornano a essere ancora Var e arbitri



ROMA. Il gol annullato al Milan al 90' che avrebbe significato il pareggio contro il Napoli e il rinvio dello scudetto d’inverno Inter agita la serie A che si appresta a vivere l’ultima giornata del 2021 con l’Inter sicura del primo posto, visti i 4 punti punti di vantaggio sui cugini rossoneri e sul Napoli. Le polemiche sulla posizione di Giroud non si placano e fanno il paio con quelle scatenate dall’Atalanta 24 ore prima, per il gol di Palomino annullato contro la Roma. Dall’Aia emerge un’interpretazione tecnica chiara dei due episodi: sia il gol Atalanta sia quello Milan erano da annullare, il fuorigioco di Palomino e anche quello di Giroud hanno un’influenza sui gesti di Cristante e Juan Jesus. Lo spiega Alfredo Trentalange, presidente arbitri: “La regola del fuorigioco dice chiaramente che se un giocatore impatta sulla possibilità dell’avversario di giocare il pallone, attualmente, è fuorigioco - le parole del n.1 dell’Aia - Nel caso di Palomino c’è un contatto e si fa fatica a dire che non c’è offside. Su Milan-Napoli bisogna vedere se il calciatore in fuorigioco ha in qualche modo impattato sull’avversario e, da quello che ho visto, impatta”. Ma le polemiche non sembrano destinate a fermarsi. Per il leader della Lega, Matteo Salvini, tifoso del Milan, “un fuorigioco con uno steso a terra come un materasso, con il difensore che gli si arrampica sopra e con l’arbitro che annulla il gol, è una roba da far disamorare del calcio”. Per l’ex arbitro Paolo Casarin, il gol di Kessiè “era valido, senza dubbi e senza tanti lavorii. Il fuorigioco è chiarissimo, non ci sono interpretazioni, a mano che non ci sia adesso la nascita di nuovi maghi. La regola del fuorigioco recita: essere in fuorigioco non è di per sé un’infrazione - ha detto a Radio Anch’io Sport - Diventa un’infrazione se questa persona partecipa con il gioco o contro l’avversario, cosa avvenuta ad esempio a Bergamo (in Atalanta-Roma, ndr). Quello di San Siro non può essere messo nell’ambito dell’interferenza. Oggi si dovrebbe scrivere all’Ifab - ha concluso - il calcio non ha bisogno di invenzioni, si deve chiarire che il giocatore a terra non è mai punibile. Il fuorigioco è una regola fondamentale, se la si conosce bene quello di ieri non era un problema”. Arrigo Sacchi non entra nel merito della vicenda. Intervenuto ai microfoni di “Un giorno da Pecora”, l’ex ct guarda al gioco: “Se c’era il fuorigioco ieri in Milan Napoli? Io non guardo gli arbitri ma la partita. E devo dire, con dispiacere, che meritava di più il Napoli rispetto ai rossoneri. Voglio molto bene al Milan ma per me il risultato è giusto”. Sull’argomento è tornato anche Gian Piero Gasperini che sabato aveva tuonato contro l’annullamento del gol alla sa Atalanta: “L’episodio di Kessie non l’ho visto. Secondo me l’episodio di sabato è ancora diverso, quello che sapeva Irrati è che aveva fatto gol Palomino e quindi era in fuorigioco, lui ha dato gol. Forse è stato un errore di comunicazione, ma se fosse dato un fuorigioco attivo sarebbe andato a rivederlo. Non c’è giustificazione - argomenta Gasperini - perché non può decidere il VAR se il fuorigioco è attivo o passivo. Se fosse andato a rivederlo poi l’interpretazione dell’arbitro l’avremmo comunque accettata. Queste registrazioni tra loro sembrano segreti di Stato, dovrebbero farcele ascoltare. Ci può stare anche l’errore, basta ammettere di aver fatto un pasticcio”.

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