Via Sarri, ecco Pirlo
- direzione167
- 5 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
La svolta in meno di 24 ore. L’ex azzurro, già selezionato per guidare l’Under 23, è alla sua prima esperienza

TORINO. Maurizio Sarri non è più l'alle- natore della Juventus, al suo posto il club sceglie Andrea Pirlo. La svolta il giorno dopo l'eliminazione dalla Cham- pions League, la società che ringrazia l'ex Napoli e Chelsea "per aver scritto una nuova pagina della storia bianco- nera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo". E annuncia - a sorpresa - di avere scel- to al suo posto l'ex centrocampista, già selezionato per guidare l'Under 23 e su- bito catapultato nel calcio che conta dopo aver vinto tutto da calciatore. Una scelta che "si basa sulla convinzione che Pirlo - sostiene la Juve - abbia le carte in regola per guidare, fin dal suo esordio sulla panchina, una rosa esperta e di ta- lento per inseguire nuovi successi". Il nono scudetto consecutivo, "coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano", non è bastato a Sarri per continuare a sedersi sulla panchina bianconera. Perché come ha detto An- drea Agnelli dopo l'inutile vittoria con il Lione, gli obiettivi "devono essere ono- rati". E uscire in quel modo dalla Cham- pions è quanto meno "deludente". Il presidente bianconero si era preso qualche giorno "per riflettere e valutare la situazione", ma evidentemente non ne aveva bisogno. L'esonero, nell'aria all'ora di pranzo, è diventato ufficiale nel primo pomeriggio. Una decisione maturata dopo una notte di pensieri e l'incontro in mattinata alla Continassa con i dirigenti, tutti saldi al loro posto, a comin- ciare da Fabio Paratici. Indiscrezioni lo davano in uscita dopo Sarri, ma il club ha smentito le voci bollandole come "in- fondate". Era da nove anni che la Juventus non esonerava l'allenatore, l'ul- tima volta nel 2011 con Delneri dopo un deludentissimo settimo posto in campio-nato. L'eliminazione dalla Champions per opera del modesto Lione, evidentemen- te, ha fatto troppo male al club, con i tifosi che già dal fischio finale si erano scatenati sui social, l'ormai celebre hashtag '#SarriOut" a riempire Facebook e Twitter. Troppo poco, ai loro occhi, il nono scudetto consecutivo, per altro conquistato con un solo punto di van- taggio sull'odiata Inter; troppa la rabbia anche per le altre due grandi batoste di quest'anno, le finali perse di Supercop- pa Italiana e di Coppa Italia contro Lazio e Napoli. "Volevamo di più", ammette Paulo Dybala. E allora meglio salutarsi qui, senza andare oltre, per ripartire "con la voglia di vincere che questa società ha sempre avuto", come ha detto Agnelli ancora nella pancia dell'Allianz Stadium. "I tifosi ci chiedono di più, dobbiamo essere all'altezza delle più alte aspettati- ve", tuona dopo una giornata di rifles- sione quel "pilastro della Juventus" che è Cristiano Ronaldo. Il casting per il nuovo tecnico è dura- to poche ore. Al posto del navigato Sar- ri, una lunga trafila nelle serie minori pri- ma di approdare in A, arriva un novelli- no alla sua prima esperienza da allena- tore. Per lui parlano le vittorie da calcia- tore, quattro scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe nelle quattro stagioni alla Juventus e un feeling con i tifosi che anche dopo l'addio non è mai venu- to meno. L'esatto opposto di quanto ac- caduto con Maurizio Sarri.
















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