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È l’ora del derby d’Italia

Serie A/ Dopo sei vittorie consecutive la Juve cerca la settima con l ' Inter stasera a San Siro



TORINO. Al derby d'Italia nelle migliori condizioni possibili, sei vittorie consecutive e quattro partite di fila senza subire gol. A San Siro Massimiliano Allegri prevede "una bellissima serata", perché "si affrontano due delle squadre più importanti del campionato - dice il tecnico della Juventus alla vigilia del derby d'Italia - e perché ci saranno circa 60mila spettatori e si tornerà a vivere le gare in un altro modo". Dybala è di nuovo disponibile, ma alla vigilia un affaticamento muscolare ferma Kean, mentre Rabiot è guarito dal Covid ma resterà ad allenarsi per ritrovare la condizione migliore. L'obiettivo è fare un nuovo passo avanti in classifica, ma il tecnico bianconero preferisce smorzare le tensioni: "Non è decisiva, i campionati non si vincono o si perdono per una sola partita - ci tiene a chiarire dalla sala stampa dello Stadium - e anzi, era più decisiva la sfida contro la Roma: oggi è una chance per fare un altro passetto in avanti in classifica". La filosofia, dunque, resta sempre la stessa: tre punti a partita, una dopo l'altra, fino alla vetta della classifica. La favorita alla vittoria finale però, non è la Vecchia Signora: "L'Inter ha tanti giocatori forti, credo sia la rosa più forte e che resti la favorita per lo scudetto", la previsione di Allegri, che in passato avrebbe potuto guidare proprio l'Inter: "In due anni ne è passata tanta di acqua sotto i ponti. Mi hanno accostato a tante squadre, ma ho scelto la Juve, sono contento così", la risposta a chi gli chiedeva se potesse davvero approdare in nerazzurro. Oggi sarà di nuovo avversario, c'è da scegliere il miglior undici possibile per provare ad allungare la serie positiva e uscire da San Siro con un buon risultato contro una diretta concorrente. "Ho quasi tutti a disposizione, ma per la formazione aspetterò ancora -spiega Allegri - e deciderò oggi: abbiamo tantissime gare ravvicinate, ci sarà bisogno di tutti". Probabilmente anche di Dybala: "Si è allenato soltanto un paio di volte insieme al resto dei compagni ma è a disposizione - l'annuncio dell'allenatore sulla Joya - ed è importante soprattutto in vista degli impegni che ci separano dalla prossima sosta". È complicatissimo immaginare l'argentino titolare, potrebbe disputare uno spezzone per poi, eventualmente, partire dall'inizio nel turno infrasettimanale. Anche perché il calendario dei bianconeri sarà fittissimo: dopo l'Inter, mercoledì il Sassuolo e sabato la trasferta a Verona, infine il 2 novembre lo Zenit e quattro giorni dopo la Fiorentina allo Stadium. "Chi non giocherà oggi, giocherà la prossima - le rotazioni in programma per il tecnico - e in difesa sono tutti pronti. C'è Chiellini che può partire titolare, ma anche Bonucci, De Ligt e Rugani stanno bene. Sono in quattro, ne sceglierò due e in futuro, quando l'olandese imparerà bene ad interpretare il ruolo, potremmo anche passare a tre". Bentancur-Locatelli coppia di centrocampo, Chiesa in appoggio a Morata con Cuadrado e Bernardeschi sugli esterni, Danilo e Alex Sandro i terzini con Bonucci e Chiellini centrali davanti a Szczesny: sembra questa la Juve preparata dal tecnico per cercare il colpaccio a Milano.

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